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Capitolo 37
Capitolo 37
Nome Capitolo 37
Postato il 9 Agosto 2011
Titolo Il Tradimento di Roxas! La Liberazione dei Prigionieri!!


Il Capitolo 37 intitolato Il Tradimento di Roxas! La Liberazione dei Prigionieri!! è il Trentasettesimo Capitolo della prima serie della Fan Fiction.

Capitolo[]

“Chissà come staranno gli altri…”
Era l’una di notte e Nami, ancora rinchiusa nelle prigioni della Fortezza Oscura insieme alle 6 Principesse del Cuore, si domandava come stavano i suoi amici della Resistenza e del Team Tempesta e, soprattutto, se erano guariti dopo le ferite che si erano procurati durante lo scontro con Xehanort.
“Dai non preoccuparti Nami, sono sicura che stanno bene!” cercò di consolarla Jasmine.
“Si, da quanto ho visto sono tipi che hanno la pelle dura, non devi stare in ansia per loro!” intervenne anche Belle.
La navigatrice non sembrava molto convinta delle loro parole, visto come erano conciati mentre lei combatteva, tuttavia la giovane volle ringraziarle comunque “Grazie ragazze… spero che sia come dite voi…”
In quel momento la porta della cella si aprì e vi entrò dentro una donna fin troppo familiare per una delle 6 Principesse del Cuore “Malefica!” esclamò Aurora.
“Bene bene, a quanto vedo ti sei finalmente ripresa dalla sonora sconfitta che il Signore Oscuro ti ha dato!” disse il Generale sorridendo malignamente.
“E tu… chi sei?” la domanda aveva una risposta scontata, ma Nami sperava che, chiedendolo, avrebbe potuto sapere il grado che la donna ricopriva nell’organizzazione.
Fu Cenerentola a risponderle “Lei si chiama Malefica, è una strega molto malvagia… ed anche un Generale dell’Esercito!”
“Un Generale?!” la navigatrice ci rimase di sasso: quella che aveva di fronte era una dei pezzi grossi dell’organizzazione.
“Esatto, ricopro il grado più alto nell’Esercito dopo il Signore Oscuro… e devo dire che sono rimasta impressionata dalla tua impresa di una settimana fa: stendere il nostro Leader non è una cosa che sanno fare tutti!” intervenne Malefica.
Nami all’inizio non disse niente, ma poi esclamò “Sei venuta solo per dirmi questo?”
La donna sorrise e rispose “No, volevo anche vederti in faccia. Sai, non ho avuto molto tempo in questo periodo per venire a vederti con il Signore Oscuro ridotto com’era!”
“Bene… e ora che l’hai vista… ricordatela bene, perché appena mi sarò liberata da qui farò a pezzi te e il tuo Capo. La pagherete cara per quello che avete fatto al Re, a Sora e a Hinata!”
Malefica non sembrava turbata dalla minaccia, anzi: sorridendo, si avviò verso l’uscita della cella dicendo “Hai un bel caratterino, ragazzina. Semmai dovessi liberarti… io sarò qui ad aspettarti per battermi con te!” con queste parole, il Generale uscì e chiuse dietro di sé la porta, per poi allontanarsi dalle prigioni.
“Nami, non ti consiglio di minacciarla: quella strega ha dei poteri tremendi!” la avvertì Biancaneve, che sapeva tramite Aurora di cosa era capace quella donna.
Nonostante questo, la navigatrice non era spaventata, ma arrabbiata nera “Scusate ragazze… ma non ho saputo trattenermi: dopo quello che hanno fatto ai miei amici non riesco a guardarli in faccia senza provare una rabbia disumana!”
“Capisco quello che provi…” esclamò Jasmine abbassando la testa.
Passarono alcuni minuti in cui cadde nella cella un silenzio tombale… che non era nuovo, visto che durava ormai da due giorni ed era interrotto solo dalle visite dei Soldati; finalmente quell’aria cupe venne interrotta dall’arrivo di qualcuno… ma esso non era uno degli sgherri di Xehanort… o almeno non lo era più “Ragazze tutto bene?” era Roxas!
Nami e le Principesse del Cuore non riconobbero il ragazzo “Ma… tu chi sei?” domandò Alice.
“Sono un ex Soldato dell’Esercito… e ora vi tiro fuori da lì!”
“Hai le chiavi con te?” domandò stavolta Belle.
“Non ho le chiavi… ma ho qualcosa di meglio!” e, allungando la mano, il Nessuno fece apparire il suo Keyblade.
Tutte riconobbero subito quell’oggetto “Un Keyblade?” Nami era quella più sbalordita di tutte.
“Se questa è una chiave, dovrebbe aprire tutte le serrature... proviamo!” le supposizioni di Roxas si avverarono: puntando l’arma verso la serratura della cella, essa emanò un raggio bianco che colpì la porta aprendola “Perfetto!” stessa cosa fece con le manette delle 7 ragazze, liberandole tutte.
“Grazie mille per quello che hai fatto!” lo ringraziò Cenerentola massaggiandosi le mani.
Nami, invece, stava pensando a una cosa: com’era possibile che quel giovane possedesse un Keyblade? Che fosse anche lui un prescelto come Sora? “Scusa ragazzo… ti ringrazio davvero di cuore per quello che stai facendo… ma… qual è il tuo nome?”
Il Nessuno, dopo qualche secondo di silenzio, rispose “Mi chiamo Roxas… e sono il Nessuno di Sora!”
La navigatrice rimase a bocca aperta: se lui era il Nessuno del suo amico, ciò voleva dire che il Prescelto dal Keyblade era divenuto un Heartless… e, di conseguenza, non era morto! *Sora è vivo… che bella notizia!*
“E ora sta ferma che curo le tue ferite!” in effetti la ragazza dai capelli arancioni aveva addosso ancora i danni dello scontro con Xehanort e Roxas, usando una magia Energiga, la guarì completamente… in realtà era tornato alla Fortezza Oscura solo di sera perché si era allenato con il Keyblade tutto il giorno… e ora sapeva usarlo discretamente.
Subito dopo aver curato la navigatrice, il giovane le avvisò “Svelte ragazze, non abbiamo molto tempo prima che scoprano il mio tradimento: dobbiamo liberare gli altri prigionieri e poi scappare tutti di qua!” per poi cominciare a correre verso l’uscita della cella.
“Si hai ragione. Svelte, muoviamoci!” all’incoraggiamento di Jasmine, tutte e 7 le ex prigioniere cominciarono a correre seguendo il Nessuno.
Durante la corsa, Nami volle fare una domanda al ragazzo “Chi sono gli altri prigionieri?”
“Te lo dico io: sono due tuoi amici, uno ha i capelli neri e l’altro ce li ha rossi!” rispose Belle.
La navigatrice cominciò a pensare a chi potessero essere *Uno deve essere Axel, ma l’altro chi è?*
“Non c’è tempo da perdere, ci metteremo a parlare dopo che saremo tutti lontani di qui!” esclamò Roxas che aveva fretta di fuggire da quel maledetto posto.
“D’accordo!” risposero le 7 ragazze in coro.

“Te l’ho già detto: per ora non ho missioni da assegnarti, Marlick!”
Mentre era in atto la fuga di massa, Xehanort era nella sala reale, insieme a Xigbar e l’uomo dai capelli azzurri lunghi e vestito come lui, che stava parlando col Mizuhara, spiegandogli che per ora non aveva niente da incaricargli.
“Ma è mai possibile che non avete niente da farmi fare? Già ieri non mi avete voluto affidare la missione di uccidere la Resistenza e il Team Tempesta, e ora mi negate pure un incarico qualsiasi? Qua stiamo rasentando il ridicolo!” si lamentò il Capitano dell’Esercito.
“Ma perché invece di dormire è qui a lamentarsi?” fece Xigbar.
“Perché non ha niente di meglio da fare!” rispose l’uomo dai capelli azzurri con aria indifferente.
“Mi sa che hai ragione, Saix!” concordò il Nessuno.
Mentre i due parlavano, il Signore Oscuro rispondeva a Marlick dicendogli “Bada ai toni: ti ricordo che qui sono io a decidere. Fino ad ora mi avevi dato una buona impressione, ma ultimamente stai facendo girare i nervi a tutti, se continui così dovrò dar ragione a Cell che dice che sei solo un rompiscatole. Si può sapere perché continui a lamentarti di tutto?”
“Perché? Ma è semplice: non mi avete chiamato quando una settimana fa la Resistenza ha invaso la Fortezza Oscura, sa benissimo quanto ci tengo ad ammazzare Luke per aver preso il mio giocattolo, e nonostante questo mi ha lasciato su quel pianeta del cavolo di Neo Nameck a combattere contro quegli alieni scarsissimi!” rispose il Mizuhara irritato.
“Guarda che anche io e Xigbar eravamo via per una missione… ma ti sembra che abbiamo fatto scenate?” lo rimproverò l’uomo chiamato Saix sempre indifferente.
“Non ci fai una bella figura così!” esclamò anche il Nessuno di Braig con un sorriso strafottente.
“Hanno ragione: così ti stai mostrando soltanto ridicolo. Adesso vai nelle tue stanze e riposati: non appena avrò bisogno di te provvederò a mandarti in missione!” concluse Xehanort puntando l’indice destro verso l’uscita dalla sala.
Marlick, stringendo i pugni, dovette fare come gli era stato ordinato e cominciò ad uscire dalla stanza, ma prima di varcare la soglia si girò e disse “Spero che sia così Signore Oscuro, perché se sarò scontento ancora a lungo… potrei anche decidere di abbandonare l’Esercito!” terminata la frase, l’uomo uscì chiudendo la porta.
“Io non sentirò la sua mancanza!” esclamò Saix sinceramente.
“Nemmeno io, è solo una testa calda!” confermò Xigbar.
“Dite il vero tutti e due, tuttavia… lui è indispensabile per l’organizzazione: è forte, crudele, spietato e sa farsi rispettare nonostante il suo carattere troppo infantile!” confessò Xehanort toccandosi la fronte in segno di sconforto.
“Ancora non capisco cosa ci trova in lui, Signore Oscuro!” esclamò il Nessuno di Braig senza peli sulla lingua.
“Tranquilli: se dovesse davvero decidere di abbandonarci… vi darò personalmente l’ordine di ucciderlo!” li calmò il Leader dell’Esercito.
Saix, a quelle parole, sorrise e disse “E, quando verrà quel giorno, per noi sarà un piacere ammazzarlo con le nostre mani!”

“Uffa che strazio!” nelle prigioni maschili della Fortezza Oscura, Axel si stava lamentando della noia che provava in quella cella.
“Che ti aspettavi? Un hotel a cinque stelle?” Gaara non sopportava il Nessuno quando diceva cose del genere.
“Certo che tu non aiuti a migliorare l’atmosfera!”
“Lascia stare Axel, ti sembra il momento di iniziare delle liti?” lo frenò Garp per cercare di evitare una lite tra i due.
Gohan, Bardak e Auron, nonostante fossero nella stessa cella degli altri 3, non proferivano parola… in quanto per loro non c’era niente di cui discutere in quell’istante.
Ad un certo puntò però, i 6 udirono una voce da lontano “La loro cella è laggiù!” e, qualche secondo dopo, si ritrovarono di fronte alla loro prigione Roxas, Nami e le 6 Principesse del Cuore, che erano riusciti ad arrivare fino a lì senza incontrare delle guardie… o almeno così credevano...
“Nami?! Cosa ci fai qui? E soprattutto… con lui?” Gohan, vedendo l’amica in mezzo al gruppo di cui faceva parte anche Roxas, rimase senza parole.
“Bel modo di ringraziarci Gohan: stiamo per tirarvi fuori di qui!” rispose la navigatrice facendo la finta offesa.
“Davvero volete farci uscire? Ma… lui non lavora con l’Esercito?” domandò Bardak riferendosi al Nessuno.
“Non vi preoccupate: è dalla nostra parte!” intervenne Biancaneve.
“Anche voi eravate prigioniere?” domandò invece Gaara alle ragazze.
“Si, ci hanno rinchiuso più o meno una settimana fa!” rispose Aurora a nome di tutte.
Mentre parlavano, Roxas aveva tirato fuori il suo Keyblade e, proprio come aveva fatto nelle prigioni femminili, aveva aperto la serratura della porta e quelle delle manette liberando tutti… e aveva anche curato le ferite di Gohan e Axel con Energiga, a parte il braccio del Sayan, visto che non bastava una magia del Keyblade per riattaccarlo “Ecco, ora siete liberi e vegeti!”
“Grazie ragazzo. Non so come mai hai deciso di schierarti con noi, ma ti sono profondamente grato!” lo ringraziò Garp massaggiandosi le mani.
“I convenevoli risparmiamoceli per quando saremo fuori di qui. Adesso andremo nel punto dove si trovano tutte le Gummiship dell’Esercito: lì ne ruberemo una e insieme andremo nell’Universo di Mezzo… così vi riunirete a tutti i vostri amici!” esclamò Roxas con una voce che evidenziava molto la fretta che aveva il ragazzo.
“Aspetta… quale Universo di Mezzo? Io devo tornare a Suna immediatamente: devo avvisare il mio villaggio di quello che è successo!” intervenne Gaara spiegando che lui non poteva seguirli.
“Nessun problema: ti accompagneremo fino a là, e poi andremo nell’Universo di Mezzo per escogitare un piano per distruggere l’organizzazione!” gli disse Bardak senza problemi: nonostante fosse un Sayan, sapeva la minaccia che rappresentava l’Esercito e, per una volta, avrebbe lasciato da parte il suo orgoglio.
“Tu vieni con noi, Auron?” domandò Gohan all’uomo mentre raccoglieva da terra la borsa termica contenente il suo braccio destro.
Il diretto interessato, dopo qualche secondo di silenzio, decise di rispondere “Ok… ma solo fino alle Gummiship. Da lì le nostre storie si separeranno, com’è giusto che sia…”
“Ehm… ok!” dissero Alice, Biancaneve e Cenerentola insieme: trovavano molto inquietante Auron, ma se era un prigioniero dell’Esercito significava che era un loro amico.
“Ok, adesso andiamo: prima raggiungiamo le Gummiship, prima ce ne andiamo da questo posto!” concluse Roxas cominciando a correre in direzione del luogo dove si trovavano tutte le navicelle, seguito a ruota da tutti gli altri prigionieri dell’Esercito.

Ignari dell’evasione che si stava avviando in quel momento, Xehanort, Xigbar e Saix stavano discutendo nella sala reale su questioni riguardanti l’ultima fase del piano dell’organizzazione.
“Ormai manca poco tempo: lentamente sto ottenendo l’energia che mi servirà per aprire la porta che ci permetterà di creare la Dittatura Militare Universale… e tutto grazie a Cell che, mentre Madara e gli altri 3 Capitani combattevano, ne ha approfittato per rapire un po’ di gente da tutti e 4 gli Universi… è vero: il fatto che Aqua ha chiuso la Serratura della Fortezza Oscura una settimana fa ha rallentato i tempi di caricamento, ma se i miei calcoli sono giusti tra due giorni avrò raggiunto la forza necessaria per riuscire nei miei intenti, Muahahahahahahah!”
“E, quando verrà quel momento, la Resistenza e il Team Tempesta soccomberanno!” intervenne Saix sorridendo.
“Già, quei due gruppi mi stanno veramente sulle palle: continuano a impicciarsi dei nostri affari, ma non possono starsene buoni e facilitarci le cose?” si lamentò invece Xigbar.
“Che ci vuoi fare… loro sono convinti di essere dalla parte del giusto, ma, quando la verità salterà fuori e interpreteranno a dovere le parti mancanti della Leggenda, capiranno cosa è giusto e cosa è sbagliato!” esclamò il Signore Oscuro sorridendo malignamente.
“Intende per caso dire che ci sono parti che mancano nella Leggenda dei Cavalieri della Speranza?” domandò il Nessuno di Braig incuriosito.
“Si: sono solo poche parti incise sulla pietra negli angoli più remoti degli Universi, ma che aiutano a capire a fondo il significato della Leggenda… io sono uno dei pochissimi che le ha trovate e che le ha interpretate… ed è stato grazie a quello che ho capito tutto!”
“Molto interessante come cosa…” confessò Saix.
Il discorso venne interrotto dall’arrivo in corsa di un Soldato “C’è un emergenza, Signore Oscuro!”
“Spero che sia importante!” si lamentò Xehanort per essere stato interrotto proprio quando stava per rivelare anche a Saix e Xigbar quello che aveva rivelato il giorno prima a Barbanera; in fondo lui si fidava anche dei due Nessuno, e non aveva problemi a parlarne anche con loro.
“Il Soldato Roxas ci ha traditi e ha liberato tutti i prigionieri!”
Questa notizia lasciò di stucco il Leader dell’Esercito “Cosa? Maledetto… li avete già attaccati?”
“Non ancora Signore Oscuro, prima volevamo avvertirla, così lei ci avrebbe detto cosa fare!”
“… Avete fatto bene…” detto questo, Xehanort si alzò in piedi e si rivolse ai due Nessuno lì presenti “Capitani Xigbar e Saix… è ora di dare una bella lezione a un traditore e ai nostri ex prigionieri!”
A quelle parole, Saix sorrise malignamente e disse “Finalmente si entra in azione!”

“Quanto manca alle Gummiship?”
Ormai era da molto tempo che il Nessuno e gli ex prigionieri correvano per i corridoi e giustamente Belle aveva domandato al ragazzo che li guidava se ci voleva ancora tanto per raggiungerle.
“Purtroppo è lontano da questo punto, ma ancora dieci minuti e saremo arrivati!” rispose Roxas.
“Ehi ragazzo…” Axel si avvicinò al giovane e… “Grazie per quello che stai facendo…”
“No… grazie a te e a Sora, che mi avete fatto capire qual’era la cosa giusta da fare!” rispose sinceramente Roxas sorridendo al Nessuno, che ricambiò immediatamente.
“Guarda quei due: se non li conoscessi, direi che sono amici da un eternità!” confessò Nami a Gohan.
“In realtà si sono conosciuti giusto ieri… però hai ragione: sembra che si conoscano da tanto tempo…” ammise il Sayan.
“Non ce la faccio più!” intervenne all’improvviso Alice quasi sul punto di stopparsi.
“Non fermarti, ormai non manca molto!” cercò di incoraggiarla Cenerentola.
La stanchezza doveva essere l’ultimo dei loro problemi in quel momento, perché… “Stanno arrivando!” Gaara, prima di partire, aveva posto uno dei suoi occhi di sabbia su tutto il corridoio che avevano attraversato e aveva visto 3 individui correre nella loro direzione… ma non 3 qualsiasi “Ci sono due vestiti di nero… e il Signore Oscuro in persona!”
“Addirittura il Leader dell’Esercito? Non deve aver gradito la nostra fuga!” commentò Bardak.
“E ora? Quelli sono troppo forti per noi, soprattutto il Signore Oscuro. Anche se siamo di più perderemo finché hanno quel mostro dalla loro parte!” fece Garp stringendo i pugni.
“Oh no, ciò significa… che è la fine!” gridò Biancaneve colta dalla disperazione mentre Auron stava muto come sempre.
In quel momento a Roxas balenò un pensiero: non c’era da stupirsi che il Signore Oscuro fosse intervenuto personalmente, visto che era stato lui a insistere per farlo entrare nell’Esercito… tuttavia finché sarebbe stato alle loro calcagna i suoi compagni di fuga non avrebbero mai avuto la possibilità di salvarsi… così prese una decisione, anche se… ciò voleva dire morire!
Il Nessuno fermò la corsa lasciando di stucco tutti “Che fai ora, Roxas?” domandò Nami.
“Voi andate avanti. Io terrò a bada il Signore Oscuro per darvi la possibilità di fuggire!”
“Cosa? Non se ne parla nemmeno, tu vieni via con noi. Non lasciamo un compagno indietro. Non l’abbiamo fatto una settimana fa e non lo faremo adesso!” esclamò Gohan cercando di convincerlo a cambiare idea.
Ma Roxas non sembrava assolutamente volerla cambiare “Muovetevi, stanno arrivando!” girandosi, il Nessuno mostrò dagli occhi di essere sicuro della decisione che aveva preso “Voi avete degli amici, delle persone che vi stanno aspettando… io… sono solo un recipiente vuoto che conosce solo voi e l’Esercito… nessuno mi sta aspettando, e di conseguenza non ho niente da perdere!”
“Se vuole farlo lasciatelo stare: questa è la sua storia, ed è lui a decidere il suo destino!” finalmente Auron decise di parlare… e mai parole furono più giuste, almeno dal punto di vista di Roxas.
Alla fine gli altri, seppur a malincuore, dovettero lasciarlo fare “D’accordo, buona fortuna. Forza andiamo!” alle parole di Garp, tutti ripresero a correre mentre pensavano a colui che li aveva appena liberati, sperando di poterlo rivedere un giorno.
Axel però non era ancora andato, era rimasto insieme al ragazzo e lo guardava con uno sguardo pieno di tristezza: quel giovane lo faceva sentire come se avesse dei sentimenti e… doverlo lasciare a una possibile morte non lo rendeva felice.
“Cosa aspetti? Vai anche tu, Axel!”
All’insistenza di Roxas, il Nessuno di Lea fu costretto a proseguire la corsa con gli altri ex prigionieri… ma prima di andarsene volle dire una cosa “Arrivederci… amico mio!” per poi allontanarsi di corsa tutto fuorché felice.
Il Nessuno di Sora ascoltò le parole dell’amico e non riuscì a rispondere in quanto era ormai già lontano… ma ciò che voleva dire era la stessa cosa che pensava in quell’istante *Mi spiace amico mio… ma questo è un addio!*
Passarono alcuni minuti e Roxas era rimasto lì ad aspettare… quando finalmente Xehanort, Xigbar e Saix passarono di lì correndo e lo notarono “Quello è Roxas, il traditore!” esclamò il Nessuno di Braig.
“Scommetto che è voluto rimanere indietro per permettere agli altri di fuggire… che inutile perdita di tempo!” commentò invece il Nessuno di Isa.
Appena furono abbastanza vicini, il Nessuno di Sora fece comparire il suo Keyblade e attaccò immediatamente il Signore Oscuro, che però riuscì a parare in tempo il colpo usando la sua di arma.
“Xigbar, Saix… voi seguite i prigionieri… e uccideteli tutti!” Xehanort all’inizio aveva intenzione di usare la loro energia, ma dopo ciò che stavano tentando di fare aveva deciso di cambiare le carte in tavola e di sterminarli.
I due Nessuno, appena gli fu dato l’ordine, cominciarono a correre nella direzione in cui prima si erano diretti gli ex prigionieri della Fortezza Oscura, lasciando il Signore Oscuro e il ragazzo da soli nel corridoio impegnati in una lotta.
“Che delusione che sei Roxas… hai buttato all’aria una davvero promettente carriera all’interno dell’Esercito!” esclamò Xehanort con un sorrisetto.
Roxas però era tutto fuorché divertito in quell’attimo “Perché non prendi la tua cara carriera e la tua cara organizzazione e te le ficchi tu-sai-dove?”
Dopo quello scambio di parole, i due si distanziarono l’uno dall’altro e il Leader dell’Esercito, per niente intimorito, concluse le chiacchiere dicendo “In tal caso… sarò costretto a insegnarti con la forza a chi devi la tua lealtà!”

“Dovremmo esserci quasi… almeno credo!” esclamò Nami, che per fortuna aveva un buon senso dell’orientamento.
E, grazie al cielo, le sue parole si rivelarono vere, visto che da lontano riuscirono a scorgere le moltitudini di Gummiship di cui era in possesso l’Esercito “Eccole!” esclamò Gaara.
Arrivati proprio al centro di quella specie di hangar, gli ex prigionieri poterono notare che c’erano molte navicelle spaziali a monoposto, ma altrettante a più posti, alcune che potevano addirittura contenere 100 persone al suo interno.
“Quale prendiamo? C’è solo l’imbarazzo della scelta!” esclamò Cenerentola guardandosi intorno.
“Una vale l’altra, l’importante è andarsene di qui!” rispose Bardak.
“Concordo con te!” disse Garp dando ragione al Sayan.
Naturalmente l’unico di loro che avrebbe preso una Gummiship diversa era Auron “Da qui le nostre strade si dividono…”
“D’accordo, allora arrivederci Auron, e buona fortuna!” lo salutò Gohan.
“Oh state tranquilli, farò in modo personalmente che rimaniate insieme per sempre… nell’aldilà!” a parlare era stato il Nessuno Saix, che si trovava davanti al portone d’ingresso insieme a Xigbar.
“E quelli chi sono?” domandò Jasmine prevedendo niente di buono nell’aria.
A rispondere fu Axel, che li conosceva benissimo “Sono due Capitani dell’Esercito e anche due Nessuno: Saix e Xigbar!”
“Due Capitani? Quindi sono due nemici…” Gaara non sembrava molto felice della cosa.
“Siete stati fortunati che Roxas abbia tradito la nostra organizzazione mentre voi eravate prigionieri… tuttavia non vi permetteremo mai e poi mai di scappare, quindi preparatevi a morire!” detto questo, Xigbar tirò fuori le sue due Pistole Laser puntandole tutte e due contro i fuggitivi.
“Oh no, sono senza un braccio, non posso combattere nel pieno delle mie forze!” esclamò Gohan preoccupato della situazione: mutilato com’era non avrebbe mai potuto lottare al 100%.
“Non ti preoccupare nipote, lascia fare a me, Gaara, Garp e Auron… siamo stati per troppo tempo loro prigionieri, e dobbiamo fargliela pagare!” intervenne Bardak mettendosi immediatamente davanti agli altri, seguito a ruota da Garp e Gaara.
“Giustissimo, ho un conto in sospeso con questa organizzazione!” disse il nonno di Luffy scrocchiandosi le dita mentre Gaara preparava già la sua sabbia.
Auron, che era distanziato dagli altri, tirò fuori la sua spada: anche lui aveva intenzione di farla pagare all’Esercito “Questa è la mia storia… e voi ci avete ficcato il vostro naso per troppo tempo: è ora di insegnarvi un paio di cosette!”
“Accidenti, quanto rancore quei 4!” esclamò Axel sorridendo.
“E presto ne avrai anche tu, credimi!” intervenne all’improvviso Saix.
“Che intendi, Isa?”
“Primo: ti ho già detto mille volte di chiamarmi Saix, il nome da te pronunciato rappresenta il nostro antico legame di amicizia che ormai, per quanto mi riguarda, non esiste più; secondo: intendo dire che conosco benissimo il legame che hai con quell’inutile Roxas… e ti posso assicurare che tra poco lui non esisterà più, perché il Signore Oscuro gli darà una lezione che non dimenticherà mai, Muahahahahahahah!”
Quelle parole fecero nascere in Axel qualcosa che non aveva mai provato prima di allora: la rabbia. Non sapeva spiegarsi il motivo, essendo un Nessuno non doveva provare dei sentimenti… eppure… quando qualcuno insultava Roxas sentiva in lui crescere questa sensazione.
Con velocità immediata, fece comparire i suoi Chakram e partì all’attacco di Saix, che prontamente tirò fuori il suo Claymore, una specie di spada, e parò l’attacco del Nessuno “Come immaginavo: quando si parla di lui dimostri anche tu di avere dei sentimenti… sei solo una mammoletta e nient’altro!”
“STA ZITTO, BASTARDO!”
“A vederli non si direbbe che un tempo erano amici!” affermò Belle osservando la diatriba tra i due.
“Qua devo darti ragione!” concordò Aurora.
Nel frattempo Gohan, vedendo che ormai le battaglie erano iniziate e non potendo fare niente per il momento, si limitò a pensare *Buona fortuna ragazzi!*

“Beccati questo moccioso!”
Xigbar, puntando le sue Pistole Laser contro Gaara, sparò dei proiettili contro il ragazzo, che tuttavia riuscì a difendersi alzando il braccio e sollevando della sabbia dal terreno che gli servì come scudo “Gli attacchi a distanza non possono nulla contro di me!” esclamò il rosso.
“Bene, allora tenterò a distanza ravvicinata!” con velocità impressionante, il Nessuno di Braig si era portato alle spalle del giovane e gli puntava una delle sue armi sulla tempia “Un colpo sarà più che sufficiente!”
Gaara però non sembrava spaventato “Perché non spari?”
“Lo faccio sub…” Xigbar non terminò neanche la frase che un calcio in piena faccia di Bardak lo colpì direttamente mandandolo al tappeto.
“Tutto bene Gaara?” domandò il Sayan al ragazzo.
“Si… ma anche se non intervenivi avrei usato la Tecnica della Sostituzione: anche se il Tasso a Una Coda non è più dentro di me sono ancora in grado di cavarmela da solo!” in poche parole: non aveva molto apprezzato l’intervento di Bardak.
“Ok, non serve lamentarsi: bastava dire che non volevi che intervenissi!” disse il Sayan con un sorrisetto strafottente, come se avesse voluto salvarlo proprio per quello.
Xigbar, che sembrava non aver sentito il colpo, si rialzò in piedi con un salto e, toccandosi la parte colpita con il braccio, esclamò “Niente male Sayan… ma vediamo come ve la cavate ora!” e subito cominciò a correre intorno ai due e a sparare raffiche di proiettili laser: la velocità avversaria creava una specie di cerchio da cui era impossibile scappare se non volando e i proiettili venivano da tutte le direzioni, ragion per cui non sarebbe stato facile evitarli.
Per fortuna questo non fu un problema: a Gaara bastò alzare entrambe le braccia per creare uno scudo di sabbia intorno a lui e a Bardak “Tutto bene?”
Il Sayan aveva notato che aveva usato le stesse parole dette da lui prima “Si, ma ero in grado di difendermi da solo!”
“Lo so, proprio per questo sono intervenuto!” ribatté il ragazzo sorridendo.
Appena gli attacchi furono terminati, lo scudo venne annullato e Xigbar sbuffò “Uff se continuate a parare i miei attacchi la cosa diventa noiosa!”
“Vediamo se ti diverti ora!” e, allungando la mano, Bardak sparò un raggio energetico con il Nessuno, che però riuscì a schivarlo col teletrasporto.
Gaara ne rimase sorpreso *Sa teletrasportarsi?!*
“Ehi sono qui!” Xigbar era sopra le loro teste a busto rivolto (in poche parole con i piedi verso il cielo e la testa verso il basso) che puntava le sue due Pistole Laser contro di loro “Beccatevi questa serie di proiettili laser!”
Come annunciato, il Nessuno cominciò a sparare una raffica di proiettili laser color verde contro di loro. Bardak riuscì ad evitarli tutti e a volare verso l’alto nel tentativo di colpire Xigbar, ma rimase distratto da una cosa… Gaara era stato colpito dai colpi *Stupido moccioso, si è fatto sorprendere come un idiota!*
“Tra poco lo raggiungerai!” detto questo, il Capitano dell’Esercito sparò un proiettile laser alla spalla destra dell’avversario e il Sayan cominciò a cadere a terra… per fortuna una specie di sdraio di sabbia lo prese in tempo facendolo atterrare dolcemente.
“E questo cos’è?”
“E’ così che si dice grazie?” Gaara era di fronte a lui senza nemmeno un graffio.
“Ma… ti ho visto che eri stato colpito!” Bardak era senza parole.
“La Tecnica della Sostituzione… l’avrei usata anche prima se non intervenivi tu!”
“Beh… meglio così: mi sa che non riuscirò a batterlo da solo!”
“Neanch’io ce la farei purtroppo…”
Xigbar intanto tornò a terra e, incrociando le braccia a x, esclamò sorridendo “Avete la pelle più dura di quanto immaginassi… ma è solo questione di tempo prima che entrambi perdiate la vita!”
“Questo lo dici tu!” esclamò Bardak alzandosi in piedi “A vincere saremo noi!”
Invece Gaara, sollevando un po’ di sabbia con i suoi poteri, concluse dicendo “La vera lotta inizia ora!”

Anche Garp e Axel erano impegnati a combattere Saix in quel momento “Pugno di Ferro, Meteorite!” l’anziano, sfruttando una delle palle di cannone che l’Esercito utilizzava per caricare i cannoni delle Gummiship o quelli portatili, usò il suo attacco lanciando la palla a velocità sorprendente nonostante fosse un vecchietto.
Al Nessuno bastò usare il suo Claymore come scudo per proteggersi dall’esplosione che ne seguì appena entrò in contatto con la palla. Axel tentò di approfittare della distrazione per colpirlo con i suoi Chakram infuocati, ma Saix, con prontezza di riflessi, schivò l’attacco portandosi alle spalle dell’ex amico e, subito dopo, piantando la sua arma a terra creando una serie di onde d’urto che scaraventò il Nessuno di Lea addosso a Garp.
“Cavolo che botta!” esclamò il rosso toccandosi la testa.
“E’ molto veloce quello!” esclamò l’anziano stringendo i pugni.
“E ora l’ultimo colpo!” il Nessuno di Isa, brandendo il Claymore, si preparò a colpire i due con un fendente potentissimo, ma Auron riuscì a mettersi in mezzo e a parare l’attacco usando la sua spada “Tre contro uno? Come volete, vi seppellirò insieme!”
“Tu sopravvaluti le tue capacità, Nessuno!” detto questo, l’uomo tentò un affondo con la sua spada approfittando della vicinanza, ma grazie alla velocità Saix evitò l’attacco e diede un calcio ad Auron mandandolo a terra, per poi tornare a concentrarsi sui due di prima.
Axel però non si fece trovare impreparato e lanciò uno dei suoi Chakram infuocati contro l’ex amico; il Nessuno di Isa schivò il colpo… ma per fortuna era programmato che avvenisse *Perfetto, quello che volevamo!*
Garp appari all’improvviso alla sinistra di Saix e lo colpì in piena faccia con un pugno tanto potente che spedì il Capitano contro una delle Gummiship a monoposto distruggendola completamente. “Beccato in pieno!” esclamò l’anziano sorridendo.
“Prendi questo, bastardo!” disse invece Axel esultando: quel maledetto doveva pagarla per tutto quello che aveva detto prima su Roxas.
Purtroppo quel colpo non bastava per mettere KO uno come Saix, infatti quest’ultimo si rialzò quasi immediatamente e, dopo essersi spolverato il vestito, disse “Siete più in gamba di quanto pensassi… tuttavia io sono troppo forte e veloce per voi e non riuscirete mai a colpirmi… e non è tutto: anche i vostri amici che non stanno combattendo ben presto verranno annientati dalle nostre truppe!”
“Di quali truppe stai parlando?” domandò Garp mentre veniva raggiunto sia da Axel che da Auron.
“Quelle che ci hanno seguito di nascosto fino a qui. Sono sempre state nascoste e adesso arriveranno a uccidere i vostri amici che sono rimasti da parte. In quanto a voi… vi consiglio di dire le vostre ultime preghiere, perché il mio prossimo attacco… sarà anche l’ultimo!”

Ma Saix aveva ragione solo in parte: era talmente impegnato nella battaglia che non si era accorto che i Soldati erano già arrivati dentro quella specie di hangar e avevano già circondato Gohan, Nami e le 6 Principesse del Cuore, che erano gli unici che non stavano combattendo “Preparatevi a morire, prigionieri!” esclamò uno di loro.
“Oh no e adesso?” domandò Biancaneve spaventata.
“Non vi preoccupate… ci penso io a sistemarli tutti. Cloudy Tempo!” detto questo, Nami cominciò a produrre una quantità di Heatball e Coolball che, andando verso il cielo, crearono una specie di enorme nuvola nera.
“Una nuvola dentro la Fortezza Oscura?!” esclamò uno dei Soldati incredulo.
“Rain Tempo!” appena la ragazza gridò il nome della tecnica, una scrosciante pioggia scese dalla nuvola bagnando completamente gli sgherri dell’Esercito.
“Cos’è? Hai sbagliato attacco?” esclamò spavaldo uno del plotone.
Nami però, facendo la linguaccia, rispose dicendo “Fossi in te starei attento… la pioggia conduce elettricità e un fulmine potrebbe colpirti quando meno te l’aspetti. Thunder Charge!” l’estremità del bastone della navigatrice si caricò all’improvviso di energia elettrica.
“Ehi no aspetta, non far…”
“Swing Arm!” Nami colpì con l’elettricità uno solo dei Soldati, ma questo bastò affinché tutti ne venissero colpiti grazie al fatto che erano bagnati e che l’elettricità si propagandava tramite le gocce d’acqua. In poco tempo tutti i Soldati erano a terra senza vita “Un giochetto da ragazzi!”
“Bravissima Nami, li hai stesi!” esultò Belle.
“Gliel’hai fatta vedere a quei prepotenti!” esclamò felice anche Alice.
Ma la navigatrice in quel momento stava pensando a tutt’altro: dopo la vittoria, aveva visto che Gohan osservava le due battaglie in corso tenendo due dita dell’unico braccio che aveva appoggiate alla fronte *E ora che cosa fa?*
Avvicinandosi meglio, notò che in realtà il Sayan stava caricando una specie di attacco “Ma… che stai facendo, Gohan?” domandò Nami: non aveva mai visto una mossa del genere.
Il ragazzo, mentre caricava, rispose “Cercherò di dar loro una mano nell’unico modo possibile… utilizzando una delle poche tecniche che posso usare con un braccio solo che mi ha insegnato un caro amico ai tempi dell’allenamento in vista dell’attacco dei Cyborg e che non ho mai voluto utilizzare… il Makankosappo!”

“Allora, non riuscite a starmi dietro?”
Nonostante i due riuscissero più o meno a schivare o a proteggersi dai suoi proiettili laser, Xigbar si faceva sempre più veloce, e presto o tardi sarebbe diventato talmente rapido da fregarli e riuscire a colpirli uccidendoli.
“Non credere di avere già vinto!” Bardak cominciò a sparare una serie di Ki Blast contro il Nessuno di Braig, che riuscì in poco tempo a schivarli tutti e a reagire sparando con le sue Pistole Laser; per fortuna il Sayan riuscì a creare la Barriera Protettiva poco prima che lo colpissero *Stavolta c’è mancato davvero un pelo!*
“Adesso tocca a me. Raffica: Pioggia di Sabbia!” Gaara approfittò della distrazione per sparare una grossa quantità di sabbia a distanza, ad una incredibile velocità e potenza.
“Bene, è ora di mostrare un nuovo trucchetto creato da pochissimo!” unendo entrambe le Pistole Laser, Xigbar sparò un unico proiettile laser enorme che andò a schiantarsi contro l’attacco del ragazzo: i due colpi si annullarono a vicenda.
“Riesce anche a parare attacchi veloci come questo… maledizione!” esclamò Gaara stringendo i pugni.
“Ed ora… la batosta finale!” il Nessuno, deciso a chiudere l’incontro immediatamente, cominciò a correre velocemente verso i due avversari.
“Non ce la farai. Final Spirit Cannon!” Bardak caricò lo stesso attacco che aveva usato nello scontro con Freezer parecchi anni prima e lo scagliò contro il Capitano con tutta la sua potenza.
“Non avete ancora capito che grazie alla mia velocità non riuscirete mai a colpirmi?” Xigbar schivò l’attacco con un agile salto verso l’alto, arrivando proprio sopra la testa di Gaara “Addio ragazzino!”
Grazie alla sua velocità il rosso non sarebbe riuscito ad usare la Tecnica della Sostituzione in tempo *Oh no…*
Ma, proprio quando sembrava tutto perduto, un raggio trapassò al petto il Nessuno costringendolo a mollare l’attacco e a scendere a terra “C-Che cosa era quello?” domandò il Capitano toccandosi il petto trapassato.
Gaara e Bardak si girarono e videro che a lanciare l’attacco era stato Gohan “Il mio Makankosappo lo ha bloccato, approfittatene ed eliminatelo!” gridò il Sayan rivolto ai compagni.
I due annuirono immediatamente: se il ragazzo non fosse intervenuto a fermare Xigbar in tempo, molto probabilmente sarebbero stati tutti e due eliminati.
“Ehi voi, non credete di aver vinto solo perché mi hanno bucato il petto, posso ancora farvi fuori con le mie ar…” Bardak lanciò un raggio energetico talmente veloce che riuscì a distruggere le due armi del Nessuno senza dargli il tempo di accorgersene “Ehi, ma così non vale!”
“Tu dici? Ma con la velocità che hai non avresti dovuto avere problemi a schivare l’attacco!” esclamò il Sayan prendendo in giro il nemico… e aveva ragione: avrebbe dovuto evitarlo il colpo; tuttavia, a causa del Makankosappo di Gohan, la sua velocità si era drasticamente ridotta.
“E ora il colpo finale!” Gaara allungò la mano verso il Nessuno e una marea di sabbia lo avvolse completamente.
“Ehi, e questo che accidenti è?” domandò Xigbar stranito.
Alzando la mano, il rosso lo fece salire verso il soffitto e, all’altezza giusta, gli disse sorridendo “Addio per sempre. Funerale del Deserto!”
“Ehi no aspet…” chiudendo la mano, Gaara fece implodere la sabbia, distruggendo completamente Xigbar che era al suo interno. Il Capitano dell’Esercito, ormai senza vita, sparì in particelle di oscurità.
“E’ fatta!” disse Bardak sorridendo, mentre Gaara si limitò a spolverarsi i vestiti.

L’altra battaglia intanto verteva a favore del Nessuno di Isa, infatti quest’ultimo riusciva a contrastare le mosse dei suoi 3 avversari e a reagire di conseguenza “Come vedete sono troppo superiore a voi, perché non vi arrendete e mi facilitate la cosa? Magari così posso infliggervi una punizione veloce e indolore!”
“Scordatelo: sarai anche più forte e veloce, ma noi siamo di più. E’ vero che di solito i numeri non contano molto, ma in questo caso ci permetteranno di trionfare!” controbatté Garp.
“Contenti voi, contenti tutti!” Saix, indifferente a ciò che aveva detto il nonno di Luffy, partì all’attacco brandendo il suo Claymore.
L’attacco venne schivato da tutti e 3, ma solo Axel partì all’attacco con i suoi Chakram infuocati “Perché non pari questo, bastardo?”
“Detto fatto!” e così fece: parò tranquillamente il colpo con la sua arma letale “Dovrete fare di meglio, altrimenti i vostri numeri non conteranno niente!”
Quasi come risposta alla sua provocazione, Auron portò in avanti la sua spada e, facendola roteare, creò un potente turbine carico di fuoco che si gettò all’istante contro i due Nessuno: Axel riuscì a schivarlo per poco, ma Saix ne venne travolto totalmente.
“Bella mossa, amico!” si complimentò il Nessuno di Lea.
Il turbine infuocato provocò serie ferite al Capitano dell’Esercito che, una volta dissolto l’attacco, ne uscì pieno di danni e con del sangue che usciva dalla bocca “Niente male, davvero niente mal…”
“Pugno di Ferro: Meteorite!” sfruttando un'altra delle palle di cannone lì presenti, Garp utilizzò di nuovo il suo attacco colpendo in piena faccia il Nessuno e mandandolo a terra “Ecco a cosa servono i numeri: a non dare tregua ai propri avversari!” lo provocò l’anziano.
Saix, ancora più ferito di prima, si rialzò barcollante e… cominciò a scoppiare a ridere, e anche di gusto “E ora che hai a ridere? Non dovresti provare divertimento, visto che non hai un cuore!” esclamò Axel stranito.
“Forse non avrò cuore… ma mi ricordo cosa si prova a possederne uno, ed è questo che mi rende… diciamo speciale. E per quanto riguarda voi… direi che è ora di cominciare a fare sul serio!”
Appena detto questo, il Nessuno di Isa venne circondato da delle fiamme blu, che sembravano infondergli nuova forza.
“Che razza di trucco è quello?” domandò Garp allibito.
“E quello da dove salta fuori?” chiese invece Axel anche lui stupito.
“Eheheheh una piccola mossa che ho imparato in questi giorni: potenzio i miei attacchi grazie al fuoco fauto e divento invincibile!” appena terminato il caricamento, Saix colpì al petto Garp con il suo Claymore con una velocità talmente elevata che nessuno era riuscito a vederlo muoversi.
Il colpo provocò una ferita al petto dell’anziano *Non è niente, sono abituato a peggio…*
Subito dopo il Capitano tentò di colpire Axel, ma quest’ultimo parò l’attacco con l’ausilio dei suoi Chakram “Non riuscirai a sbarazzarti di me, Saix!”
“Questo lo vedremo!”
D’un tratto Auron, con una velocità simile se non uguale a quella che aveva il Nessuno di Isa in quel momento, tentò un affondo dall’alto con la sua spada, schivato però dal nemico.
“Adesso!” il Nessuno di Lea ne approfittò per disarmare l’avversario con un calcio alla mano destra che spazzò via il Claymore avversario.
“La mia arma!”
“Vediamo se fai ancora lo spocchioso senza la tua preziosa spada o qualsiasi cosa essa sia!” Garp, vedendo l’avversario distratto, saltò in alto e gli mollò un pugno caricato di Haki tanto forte che lo mandò a terra più dolorante di prima, infatti fece fatica a rialzarsi dopo il colpo subito.
“S-Stronzo…” esclamò il Capitano dell’Esercito toccandosi la guancia colpita e rialzandosi a fatica.
“Sei finito, bastardo!” Axel decise di mettere fine alla battaglia ed utilizzò i suoi Chakram per provocare una profonda ferita diagonale sul petto dell’avversario proprio nello stesso momento in cui Auron faceva la stessa cosa utilizzando la sua spada.
Come risultato dei due colpi subiti, Saix si ritrovò due ferite profonde diagonali che gli formavano una X sul petto “N-No… u-ucciso poco p-prima della f-fine del p-piano… m-mal…” quella fu l’ultima frase del Nessuno, visto che dopo sparì in particelle di oscurità mentre cadeva a terra senza vita.
“Ci vediamo all’inferno, bastardo!” concluse Axel facendo sparire i suoi Chakram mentre Garp sorrideva per la battaglia vinta e Auron si limitava a mettere a posto la sua spada.

“Bravissimi!”
“Siete stati sensazionali!”
“Li avete stesi!”
Le 6 Principesse del Cuore erano in esultanza per la vittoria conquistata contro i due Capitani dell’Esercito, mentre invece Nami e Gohan sorridevano per i loro compagni di fuga.
“Non è stato facile però vincere!” confessò Gaara.
“Io mi sono pure provocato un graffio!” esclamò Garp toccandosi la parte colpita.
“Fa male?” domandò Biancaneve all’anziano.
“No, non preoccuparti: ho avuto ferite peggiori!”
Ora che la situazione era risolta, avevano ancora un problema da risolvere “E’ meglio partire immediatamente: i rinforzi potrebbero arrivare da un momento all’altro!” intervenne Gohan.
Tutti quanti annuirono subito… tranne Auron, che cominciò ad avviarsi verso una delle Gummiship a posto singolo di quella specie di hangar (diciamo una delle poche rimaste, visto che il suo precedente tornado infuocato ne aveva distrutte quasi la metà).
“Te ne vai di già, Auron?” domandò Nami all’uomo.
Lui rispose “Si… questa è la vostra storia… e io non ne faccio parte…” detto questo, cominciò a salire sulla navicella spaziale, quando qualcuno lo bloccò a parole…
“Ehi Auron, ciao e buona fortuna per la tua storia!” gli gridò Gohan sorridendo. L’uomo sembrò prendere bene quelle parole, visto che, voltato di spalle, sorrise e alzò il pugno al cielo in segno di saluto; dopodiché salì sulla Gummiship e accese i motori, allontanandosi dalla Fortezza Oscura.
“Adesso vado anch’io: devo prendere una strada diversa dalla vostra, quindi adopererò anch’io una Gummiship a posto singolo!” intervenne all’improvviso Garp.
“Davvero? Peccato, scommetto che Luffy avrebbe voluto rincontrarti di nuovo!” esclamò Nami rispondendo all’anziano.
Il vecchio, di risposta, scoppiò a ridere e disse “Ne dubito visto quello che è successo 2 anni fa, comunque portategli i miei saluti, e non preoccupatevi della ferita: non è niente. Vi saluto ragazzi, e Gaara… grazie dell’aiuto di qualche tempo fa!”
Così anche Garp prese una delle Gummiship a posto singolo e abbandonò il Castello mentre gli altri lo salutavano e Gaara pensava *Arrivederci… e grazie di tutto!*
“Ok, ora sarà meglio che ci imbarchiamo anche noi!” intervenne Belle.
“Suggerisco di prendere quella, dovremmo starci tutti!” esclamò invece Jasmine indicando una delle navicelle spaziali a multi posto.
“Si, quella andrà benissimo!” esclamò Axel salendoci a bordo seguito a ruota dalle 6 Principesse del Cuore, da Nami e da Bardak.
Gohan era rimasto fuori in quanto il rosso stava ancora guardando il punto in cui il nonno di Luffy era sparito “Tutto bene, Gaara?”
Il ragazzo, dopo qualche secondo, rispose “Si tutto a posto…” per poi salire anche lui sulla navicella subito dopo il Sayan e la sua borsa termica portatile.

Intanto, dietro al portone di quella specie di hangar, Barbanera aveva assistito alla fine di Xigbar e Saix e anche all’imminente fuga degli ex prigionieri dell’Esercito “Maledizione: stanno scappando. Devo fermarli prima che…”
“Lasciali andare!” Malefica aveva appena raggiunto il Generale affiancandosi a lui.
“Che stai dicendo, strega? Vuoi lasciarli scappare?”
“Si… voglio che quella ragazzina dai capelli arancioni recuperi il suo Cristallo… e che solo allora ritorni da me, cosicché possa sconfiggerla con le mie mani!” rispose il Generale sorridendo malignamente.
“Cioè, vorresti farli fuggire per tornaconto tuo? Ma sei scema, strega?”
“Piantala di chiamarmi strega… e comunque si, in sostanza li faccio scappare per quel motivo. Ma fossi in te non mi preoccuperei: a parte la mocciosa, gli altri non rappresentano una seria minaccia. Riguardo al Signore Oscuro, mi addosserò tutta la colpa della loro fuga, tanto sono sicura che non si lamenterà più di tanto!”
“… Forse hai ragione: in fondo nessuno di loro era un vero pericolo… tuttavia se si lamenterà io non mi prenderò nessuna responsabilità!”
“Tranquillo Teach, come già detto mi prenderò io tutta la colpa… questo e altro per poter chiudere per sempre la bocca a quell’insolente, Muahahahahahah!” dopo la loro discussione nelle prigioni, Malefica sembrava seriamente intenzionata a voler uccidere Nami, e aveva intenzione di farlo quando la sua avversaria sarebbe stata nel pieno delle sue forze.

Nel frattempo, nelle prigioni della Fortezza Oscura era appena giunto Xehanort con in braccio un Roxas conciato veramente male: alla fine la battaglia era stata vinta dal Signore Oscuro… e sembrava anche nettamente visto com’era ridotto il ragazzo.
Il Leader dell’Esercito si diresse nella cella dove prima erano rinchiusi Gohan, Axel, Bardak, Gaara, Garp e Auron e ci lanciò letteralmente all’interno il povero Nessuno “Qualche giorno qui dentro e avrai un cambio comportamentale!” detto questo, chiuse la cella a chiave e se ne andò: era sicuro che in quello stato il giovane non avrebbe mai tentato la fuga, tanto dopo due giorni l’avrebbe comunque liberato per fargli giurare fedeltà eterna all’Esercito.
Roxas era pieno di ferite in tutto il corpo e non riusciva neanche a reggersi in piedi, tanto che appena ci ebbe provato si accasciò appoggiato al muro. Non aveva alcun dubbio: non c’era nessun modo per tentare una seconda fuga dalla Fortezza Oscura, ormai il suo destino era segnato… ma almeno… se gli altri erano riusciti a scappare… ciò voleva dire che la sua azione non era stata vana *Speriamo che gli altri stiano bene… perché ormai per me è finita… sarò costretto a servire l’Esercito… per quanto è lunga la mia vita!*

Finalmente la Gummiship contenente gli ex prigionieri della Fortezza Oscura partì abbandonando quel Castello, complice anche il fatto che Malefica aveva voluto lasciarli andare.
Mentre erano nello spazio, all’interno della navicella spaziale tutti tiravano un sospiro di sollievo: finalmente la loro fuga era completa.
“Ce l’abbiamo fatta, l’incubo è finito!” esultò Cenerentola.
“Le torture sono finite, siamo salve!” esclamò invece Biancaneve con le lacrime agli occhi.
“E’ un po’ presto per festeggiare… l’Esercito non è ancora stato sconfitto!” le fermò Gaara.
Jasmine concordò con lui “Ha ragione: potremo festeggiare solo quando quell’organizzazione non farà più del male a nessuno!”
Intanto alla guida del mezzo c’era Axel, che domandò all’altro ragazzo rosso “Ehi amico, dove ti devo lasciare?”
“… A Suna, nel mio Universo!”
“Tu provieni dall’Universo dei Ninja, giusto?”
“… Si!”
“Ottimo, allora so dov’è, non ti preoccupare!”
“Se non vi dispiace anche noi vorremmo tornare a casa!” intervenne all’improvviso Aurora.
Nami, sentendola, domandò “Non volete venire nell’Universo di Mezzo con noi? Là sarete al sicuro, ve lo garantisco!”
“Ti ringrazio dell’invito, ma noi abbiamo delle famiglie a casa, e molto probabilmente saranno preoccupate a morte per noi!” le rispose gentilmente Alice.
Axel disse quasi subito “D’accordo, appena avremo lasciato Gaara al suo Villaggio vi porteremo ciascuna alla propria casa, e dopo andremo tutti nell’Universo di Mezzo a riunirci con i nostri compagni!”
Gohan però aveva una domanda da fare a Bardak “Tu invece che cosa fai?” in fondo era l’unico degli ex prigionieri che non faceva parte né della Resistenza né del Team Tempesta che non aveva ancora detto cosa aveva intenzione di fare.
“… Verrò nell’Universo di Mezzo con voi… in fondo… gli altri Sayan, compreso mio figlio, sono là!”
Gohan sorrise: gli aveva detto di sfuggita che Goku faceva parte della Resistenza e che combatteva contro l’Esercito per liberare tutti gli Universi… ed era bello sapere che, nonostante fosse un Sayan orgoglioso, aveva voglia di rivedere suo figlio, anche se non l’aveva detto direttamente “Certo, nessun problema!”
“Se tutto va bene, entro le 15 sbarcheremo nell’Universo di Mezzo… sempre che non incontriamo qualche rompiballe dell’Esercito naturalmente!” concluse Axel con un sorriso sarcastico.

Circa alle 8 del mattino, al Quartier Generale della Resistenza, Luffy e Yuffie erano fuori dall’edificio pronti alla partenza, e insieme a loro c’erano Cid, Chiara e Tifa.
“Partiremo adesso, così entro mezzogiorno dovremmo aver finito tutti e due!” disse la Kisaragi, che per l’occasione portava un vestito uguale a quello di prima, solo di colore nero.
“D’accordo, ma cercate di stare attenti: i membri dell’Esercito potrebbero attaccarvi quando meno ve l’aspettate. Per quanto riguarda Leon ci penso io ad avvertirlo della vostra partenza!” li mise in guardia l’uomo.
“Non ti preoccupare Cid, andrà tutto bene!” esclamò Luffy partendo a razzo verso una delle 4 Gummiship di cui disponevano.
Yuffie, vedendolo, trattenne le risate e disse “Parto anch’io, ci vediamo dopo!” e così anche lei si diresse verso le navicelle spaziali: i cadaveri dei due amici li aveva all’interno di due Capsule donate per l’occasione da Aqua.
“Non so perché… ma temo che Luffy non sappia dove deve andare -_-‘!” esclamò Chiara.
Tifa intervenne dicendo “Tranquilla: le nostre Gummiship hanno il pilota automatico ora!”
“Beh allora speriamo che vada tutto bene… perché ho una gran brutta sensazione!” confessò Chiara alzando gli occhi al cielo.

Dopo circa un ora di navigazione, il pirata dal Cappello di Paglia riuscì ad arrivare a Baltigo, anche se tutto il merito era del pilota automatico.
La Gummiship atterrò in mezzo a un deserto bianco, che ricopriva praticamente tutta l’isola; appena fu a terra, Luffy vi scese e cominciò a guardarsi intorno “Quindi è qui che vive mio padre… certo che come posto non è dei migliori. Beh, è ora di mettersi alla ricerca della Statua, sono sicuro che non sarà difficile trovarlo!” e, detto questo, cominciò a correre per tutta l’isola alla ricerca della scultura che racchiudeva in sé uno dei 4 Cavalieri della Speranza che mancavano.
Purtroppo lui non poteva prevedere che, appena mezz’ora dopo il suo arrivo a Baltigo, qualcuno dell’Esercito sarebbe atterrato proprio vicino alla Gummiship usata per arrivare fino a lì… ma non uno qualsiasi… bensì Cell, il terribile Generale.
Vedendo la navicella spaziale, il Cyborg disse “Se uno della Resistenza è qui, significa che su quest’isola si trova una Statua del Cavaliere… ottimo: non solo ucciderò uno di loro, ma distruggerò anche una delle Statue dei Cavalieri, impedendo così la realizzazione della Leggenda!”

Eventi Principali[]

  • Malefica fa una visita nelle prigioni femminili e, subito dopo, Roxas arriva e libera Nami e le 6 Principesse del Cuore.
  • Marlick si lamenta con Xehanort, Saix e Xigbar, ma viene sgridato; subito dopo il Signore Oscuro rivela l'esistenza di parti mancanti nella Leggenda e che Cell ha rapito gente da tutti gli Universi.
  • Roxas libera anche Gohan, Axel, Garp, Gaara, Bardak e Auron e insieme cercano una via di uscita dalla Fortezza Oscura.
  • Xehanort, Saix e Xigbar si gettano al loro inseguimento e Roxas rimane indietro ad affrontare il Signore Oscuro.
  • Saix, Xigbar e dei Soldati dell'Esercito raggiungono i prigionieri e cominciano a combattere con loro.
  • Nami sconfigge ed uccide i Soldati dell'Esercito.
  • Gaara e Bardak sconfiggono ed uccidono Xigbar grazie a Gohan.
  • Garp, Axel e Auron sconfiggono ed uccidono Saix.
  • Auron e Garp si allontanano da soli dalla Fortezza Oscura e gli altri se ne vanno insieme e si preparano ad accompagnare a casa Gaara e le 6 Principesse del Cuore.
  • Barbanera cerca di fermarli, ma viene bloccato da Malefica.
  • Xehanort butta in cella Roxas e si prepara a fargli giurare fedeltà eterna all'Esercito.
  • Luffy e Yuffie partono dall'Universo di Mezzo.
  • Luffy raggiunge Baltigo nel suo Universo, ma mezz'ora dopo vi giunge anche Cell.

Debutti[]

Saix

Personaggi Apparsi[]

Malefica

Belle

Jasmine

Biancaneve

Cenerentola

Alice

Aurora

Nami

Roxas

Saix

Xigbar

Xehanort

Marlick Mizuhara

Son Gohan

Axel

Auron

Bardak

Gaara

Monkey D. Garp

Marshall D. Teach

Cid Highwind

Tifa Lockhart

Chiara Yutani

Yuffie Kisaragi

Monkey D. Luffy

Cell

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