I Cavalieri della Speranza Wiki
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Versione attuale delle 16:23, 25 set 2013

Capitolo 102
Capitolo 102
Nome Capitolo 102
Postato il 24 Settembre 2013
Titolo Verso il Grande Evento! La Guerra Universale si Avvicina!!


Il Capitolo 102 intitolato Verso il Grande Evento! La Guerra Universale si Avvicina!! è il Centoduesimo e Quarantesimo Capitolo della seconda serie della Fan Fiction.

Capitolo[]

All’oscuro di ciò che era successo al povero Sora, la Neo Resistenza al gran completo quella sera era stata raggiunta da nientemeno che Crilin e Yamcha, gli ultimi guerrieri della lista a mancare all’appello, difatti i due terrestri erano riusciti a trovare la strada per la Porta degli Universi che lì conducesse nella terra di mezzo in quanto era su Yardat e per arrivarci dovevano utilizzare una nave spaziale… la fortuna voleva che Bulma in quell’anno passato ne avesse costruita un'altra uguale a quella che in quel momento era nel deposito del Radiant Garden e che l’avesse donata ai due affinché potessero raggiungere i propri amici…
Con il loro arrivo avvenuto più o meno a mezzanotte ormai il gruppo era al gran completo, non c’era più nessun’altro che doveva giungere o andarsene, di conseguenza l’unica cosa che dovevano fare era attendere l’indomani mattina e completare gli ultimi addestramenti in vista delle 18, momento in cui ci sarebbe stata questa fantomatica Eclissi Divina e l’Organizzazione XIII avrebbe compiuto il Rito della Gloria Nera qualunque cosa essa fosse…

Ed infatti la notte passò molto velocemente e il giorno dopo alle 12 precise tutti erano ormai svegli e stavano facendo le più svariate attività, chi non si sentiva pronto si stava allenando in vista della grande battaglia, chi invece era convinto di aver appreso tutto quanto stava parlando allegramente con gli altri e c’era anche chi temeva di lasciarci le penne e voleva poter parlare con loro un ultima volta… ma andiamo a vederli tutti quanti uno per uno per osservare che cosa la Neo Resistenza stava facendo nell’attesa che giungesse il grande momento, quello predetto da Yen Sid che purtroppo era inevitabile e che avrebbe fatto molte vittime… la guerra universale!!
Vegeta era distanzato dagli altri e non parlava con nessuno, era seduto a terra con le braccia e le gambe conserte che stava meditando quasi a volersi concentrare per controllare al meglio la sua forza… se lo stava facendo c’era una spiegazione dietro: dopo aver scoperto che Sasuke in realtà era sempre stato dalla loro parte e che si era immolato per proteggere tutti lui compreso aveva giurato a se stesso che l’avrebbe vendicato, Uchiha era forse l’unico amico che aveva mai avuto… e non poteva accettare di averlo trattato in quella maniera e di aver giudicato solo dall’apparenza.
Anche C-17 non dialogava con nessuno e se ne stava in disparte a non fare niente, da quando aveva rivisto la sorella sana e salva aveva perso completamente la voglia di rimanere ulteriormente con quelli lì… ma ormai non poteva andarsene senza aver atteso prima il termine della battaglia che sarebbe avvenuta entro 6 ore, e quindi l’unica cosa che poteva fare era attendere…
Tuttavia in quell’istante gli si avvicinò la bionda con la famiglia al gran completo e Crilin fu il primo a prendere la parola “Ehi amico, hai un momento da dedicarci?”
“… Che cosa volete?” fu l’unica cosa che seppe dire il Cyborg mentre continuava a dare loro le spalle.
Fu Marron questa volta a parlare e a dirgli con un dolce sorriso “Abbiamo saputo quello che hai fatto sul Pianeta Oscuro per ritrovare la mamma e volevamo ringraziarti per questo!”
“Già, hai sistemato ancora una volta il Dr. Gelo e questa volta non l’hai fatto per semplice divertimento, ma per ritrovarmi a tutti i costi… grazie davvero, ancora una volta hai dimostrato che mi vuoi davvero bene!” concluse il tutto C-18.
“… Come potrei non provare affetto per te? Sei l’unica parente che mi è rimasta… a parte mia nipote e mio genero ovviamente!” l’aver citato anche il terrestre e la ragazza sottolineava come ormai C-17 si fosse affezionato anche a loro e questo fece sorridere entrambi, era bello sapere che per qualunque necessità potevano sempre contare su di lui.
Intanto Nami stava raccontando ai suoi ex compagni di ciurma tutto quello che era successo in quell’anno, da quando Maschera di Ghiaccio era giunto al Villaggio Foosha per catturare il Re dei Pirati fino a quel momento, naturalmente ciò che non conosceva gli era stato raccontato dalle sue amiche.
“Wow avete vissuto davvero una gran bella avventura *_*!” affermò Chopper meravigliato.
“Che eventi super! Peccato non averci preso parte!” esclamò Franky mettendosi nella sua classica posizione.
“Così raccontati è normale che vi siano sembrati dei grandissimi eventi, ma molte volte abbiamo rischiato di rimetterci la pelle, e se voi foste stati al posto mio e di Luffy la pensereste allo stesso modo!” intervenne però Nami facendo quella precisazione.
Dato che avevano finito per parlare del Capitano, Usopp intervenne dicendo “A proposito, chissà come procede il suo potenziamento, dovrebbero finire tra poco più di tre ore, quindi sono a buon pun…” ma appena il nasone ebbe voltato lo sguardo si accorse che sia l’uomo di gomma che Kaiohshin il Sommo stavano… dormendo?! E con tanto di bolla che usciva fuori dal naso!! “Ma che cavolo… O_O!”
“COSA STANNO FACENDO QUEI DUE CRETINI?!?!” si alterò all’istante l’ex navigatrice vedendo come stavano perdendo tempo.
Ma per fortuna ci pensò Kibitoshin a dire che era tutto a posto “Tranquilli. Tutto sta procedendo per il meglio, il vostro amico sta ancora ricevendo il potenziamento e all’ora prestabilita sarà più forte che mai!” difatti, quando la danza era terminata, entrambi si erano seduti a terra l’uno di fronte all’altro e la Divinità aveva protratto entrambe le braccia verso di lui… i due avevano finito per appisolarsi ancora in quella posizione, quindi le parole del Kaiohshin dell’Est dovevano essere vere.
“Beh speriamo che sia così…” fu l’unica cosa che seppe dire a quel punto il cecchino.
Suigetsu, Karin e Juugo nel frattempo erano di fronte a quella che ormai poteva essere considerata la tomba di Sasuke Uchiha, ancora nessuno dei tre riusciva a comprendere perché avesse preso quella decisione, se quel maledettissimo giorno avesse detto loro cosa gli aveva comunicato Lea lo avrebbero accompagnato e avrebbero evitato che finisse così, ed invece…
“… Amico mio, sei stato un idiota!” fu l’uscita di Hozuki con un aria parecchio triste nonostante le parole che aveva appena pronunciato.
La moglie, stizzita, gli disse “Ritira subito le parole che hai detto è_é sarà anche stato un idiota, ma si è sacrificato anche per te!!”
“… Lo sappiamo tutti!” fu l’improvviso intervento del possessore originale del Segno Maledetto che stupì entrambi visto che parlava raramente soprattutto in quell’ultimo periodo “… Ed è per questo che oggi non possiamo permetterci di fallire, dobbiamo sconfiggere colui che ha distrutto il nostro Universo ed ucciso il nostro amico, dobbiamo farlo… per lui!!”
Karin e Suigetsu non poterono non concordare con lui, aveva ragione, dovevano smetterla di litigare per simili cavolate e pensare solo a sistemare l’Organizzazione XIII… era ciò che avrebbe voluto Uchiha!!
Nello stesso momento… “Ehi! Non c’è possibilità di avere da mangiare? Ho fame!!”
“Pure io! Voglio un bel piatto di ramen!” rispettivamente Goku e Naruto (ripresosi quasi del tutto dalla morte dell’ex compagno del Team 7) volevano mettere qualcosa sotto i denti prima dell’ultima battaglia e stavano gridando a gran voce verso le donne affinché preparassero loro qualcosa…
Ma loro non sembravano volerlo fare “MA SIETE IMPAZZITI?! E DOVE TROVIAMO DA MANGIARE IN UN POSTO COME QUESTO?! VI RICORDO CHE LE SCORTE CHE CI SIAMO PORTATI DIETRO LE ABBIAMO MANGIATE IERI SERA!!” effettivamente Sakura, che aveva superato pure lei il decesso di Sasuke, non aveva tutti i torti visto che non si erano portati dietro niente…
E Ino concordò con l’amica “APPUNTO, QUINDI STATE ZITTI E PENSATE ALLA BATTAGLIA CHE CI ASPETTA!!” inutile dire che i due fecero una faccia a dir poco disperata, era incredibile come pensassero solo al cibo in un momento come quello…
Per fortuna però “Prendete e non fate complimenti!” Leon, prendendo una capsula gentilmente donatagli da Trunks, la lanciò tirando fuori quello che pareva essere un vero buffet dentro un frigorifero!! Inutile dire che Son e Uzumaki appena lo videro ebbero l’acquolina in bocca e si catapultarono a mangiare tutto quello che vi era all’interno.
Però ad Haruno sorse una domanda “E quello da dove salta fuori?”
“Sapendo che poteva servire del cibo di scorta ne ho preso un po’ dalla cucina del Radiant Garden e me lo sono portato dietro… a quanto pare ho fatto bene!” fu la risposta di Squall.
“Ah ora capisco…” fu la conclusione di Yamanaka mentre osservava i due “porci” svuotare il frigo.
Margaret intanto non vedeva l’ora che i minuti passassero il più velocemente possibile, e questo perché intendeva combattere anche lei attivamente contro l’Organizzazione XIII per poter vendicare la morte dell’Imperatrice Pirata brutalmente uccisa un anno prima da Re Cold.
Gaara, notando nei suoi occhi la determinazione mentre preparava il suo arco, si avvicinò a lei e gli disse “Anche tu impaziente che inizi la battaglia eh?”
“Esattamente!” fu la risposta della bionda che manteneva il suo sguardo carico di adrenalina “Hanno osato uccidere la Principessa Serpente e io gliela farò pagare per quello che hanno fatto!!”
“… Però cerca di starmi vicina, ok? Non voglio che ti succeda niente di male…” ormai entrambi sapevano perfettamente cosa l’uno provava per l’altro e, nonostante non si fossero ancora fidanzati in via ufficiale, erano comunque legati da un sentimento molto forte che andava oltre la semplice amicizia.
Difatti, alla raccomandazione del Kazekage, lei sorrise dolcemente e gli rispose dicendo “Non ti preoccupare, non ti perderò neanche per un secondo!” immediatamente ricambiato dal rosso, anche chi non lo sapeva avrebbe capito che c’era del tenero tra di loro…
Però oltre a questi dialoghi dolci ce n’erano anche di più movimentati… “NON E’ GIUSTO!!” difatti Goten stava gridando ferocemente contro il suo migliore amico Trunks, e questo per un motivo ben specifico “PERCHE’ TU SEI RIUSCITO A RAGGIUNGERE LA TRASFORMAZIONE IN SSJ2 ED IO NO?!?!”
“Mi sembra chiaro, allenando Marron anche io ho migliorato le mie capacità e quindi ho raggiunto l’esperienza e la forza necessaria per la mutazione!” gli rispose l’amico che aveva compreso quanto fosse invidioso di lui il secondogenito di Goku.
Quest’ultimo però, che nonostante il profondo legame che lo univa al figlio di Vegeta vedeva ancora attiva la rivalità tra loro due, replicò dicendo “Tra un po’ la raggiungerò anch’io e a quel punto entrambi potremo diventare SSJ2 e ci sfideremo nella battaglia decisiva!”
Tuttavia tra i due era l’unico che era così carico all’idea di una sfida del genere, tanto che Trunks lo guardò dicendogli con uno sguardo molto annoiato “Se proprio insisti…” si poteva dire che ormai si era stufato di vincere in continuazione le lotte tra loro due.
“Tra qualche ora è il grande momento! Tra qualche ora è il grande momento!!” Rock Lee, al solo pensiero che ormai la battaglia si stava avvicinando sempre di più, era talmente eccitato che saltellava qua e là gridando a squarciagola sempre la solita frase.
Gai, che aveva visto il suo allievo fare così, non poté che essere fiero di lui “Bravo ragazzo mio, tira fuori tutta la tua passione e la tua giovinezza, sono questi i momenti in cui mi ritengo fiero di essere il tuo Maestro T_T!”
Ma c’era anche chi invece non considerava quel comportamento del tutto normale, difatti Shanks, che in quell’istante era vicino a Neji e Tenten, domandò ai due “Ma… il vostro amico fa sempre così?”
Inutile dire qual’era la risposta “Ogni santissimo giorno, facciamo davvero fatica a sopportarlo!” fu difatti ciò che disse la donna con le braccia conserte, gli occhi chiusi ed un espressione contrariata.
Però, nonostante tutto, Hyuga volle comunque dire una cosa “E’ vero… però è anche questo suo comportamento che lo rende… speciale!” la moglie non si stupì di sentirgli dire quelle parole, con il passare degli anni il marito aveva imparato ad apprezzare sempre di più quegli atteggiamenti bislacchi dell’amico fino a considerarli un tratto indistinguibile della sua personalità.
Il rosso capì che cosa voleva dire dato che anche lui riteneva grande Luffy per alcuni suoi comportamenti e per questo non poté fare a meno di sorridere.
Zero, così come Vegeta, era distaccato dal gruppo e pareva avere uno sguardo triste, difatti in quel momento non se la sentiva di essere allegro, ma non perché non si sentiva accettato, anzi riteneva quasi un miracolo che nonostante ciò che aveva fatto l’avevano comunque accolto nel gruppo anche se con un po’ di diffidenza, ma per un altro motivo…
Kate, che l’aveva visto e aveva già capito cosa gli stava passando per la testa, gli si avvicinò e gli chiese “Stai ancora pensando alla Stazione Spaziale, vero?”
Turner non si stupiva che aveva capito, in fondo loro due erano sempre stati molto uniti anche mentalmente e quindi non era difficile per lei comprenderlo “Sì… in fondo mi dispiace che abbia fatto quella fine, ci ho speso 10 anni della mia vita a costruirla… ed ora è un cumulo di macerie…”
Swann, che era proprio di fronte a lui, si accorse di una leggera lacrima che stava scendendo dal suo occhio destro e per questo non poté non sentirsi male per lui… ma per fortuna la loro situazione dal giorno prima era destinata a migliorare sempre di più!!
“Scusate se mi intrometto… ma per caso vi state riferendo a QUELLA Stazione Spaziale!” Merlino, apparso all’improvviso di fianco a loro, indicò il punto in lontananza dove era precipitata l’astronave dell’uomo e, quando i due si furono voltati, notarono che essa era sempre lì… ma perfettamente integra!! Sembrava come se fosse stata riparata da un momento all’altro!!
“Ma… ma… è ritornata come nuova!!” Zero rimase a dir poco scioccato dalla cosa, com’era stata possibile una cosa del genere?
Fu la sua fidanzata a domandarlo al mago “Com’è successa una cosa del genere? Ci vorrebbero anni per ricostruirla così com’era stata progettata!”
Lui rispose loro col sorriso sulle labbra “Questo se si rifà a mano… ma con la mia magia sono in grado di fare questo ed altro, e visto che ormai siete nostri alleati ho ritenuto opportuno aggiustarvela!”
Inutile dire che Turner era al culmine della gioia per ciò che aveva fatto il nuovo alleato, tanto che quasi con le lacrime agli occhi gli disse “Grazie, grazie davvero…” per lui significava molto dato che era il simbolo di tutto ciò per cui aveva combattuto in quegli anni e vedere che ora era integra lo riempiva di felicità, Kate si accorse di questo e non poté fare a meno di sorridere dolcemente.
Però qualcuno lì aveva qualcosa da ridire, soprattutto per un dettaglio che all’apparenza era inutile ma che per lui era molto importante “ASPETTA UN SECONDO!!” gridò difatti Cid che aveva sentito tutto “SE CON LA MAGIA SEI IN GRADO DI RIPARARE ADDIRITTURA UNA STAZIONE SPAZIALE PERCHE’ NON L’HAI UTILIZZATA PER RIPARARE I DANNI DEL CASTELLO?!”
“Ovvio, perché non ne avevo voglia! E poi mi stai antipatico, perché avrei dovuto darti una mano ù.ù?!” fu l’unica risposta di Merlino…
Che scaturì le ire di Highwind “MA IO TI AMMAZZO!!!” fu solo l’intervento tempestivo di Tifa a bloccare l’ingegnere prima che si avventasse contro il mago per strangolarlo con le sue mani.
“Lascia stare, non è il momento di pensare a queste futilità!” fu ciò che disse la Lockhart per placare i bollenti spiriti, e per fortuna ci riuscì anche se parzialmente visto che Cid non la smetteva di guardare male lo stregone.
L’ex fidanzato di Bulma invece era andato a trovare un vecchio amico che aveva ormai perso di vista da molti anni “Ehi Tenshinhan, vecchia ciabatta è un eternità che non ci vediamo!” fece difatti rivolgendosi al tre occhi.
Quest’ultimo, sorridendo, gli rispose dicendo “Non sei cambiato di una virgola Yamcha, sei sempre il solito!” ed effettivamente aveva ragione, rispetto a 10 anni fa ora il terrestre aveva i capelli più lunghi ed un abito quasi elegante, poi basta, il resto era identico a quando aveva combattuto l’Esercito e le Creature dell’Oscurità.
Lui, proseguendo il discorso, esclamò “Ho saputo che con l’aiuto dei tuoi amici sei riuscito a sconfiggere nientemeno che Re Cold, il padre di Freezer, le mie congratulazioni!”
“Grazie… ma purtroppo lui non era il pericolo maggiore, ci sono ancora tanti avversari alcuni più forti di lui, per questo dobbiamo stare molto attenti tra qualche ora!”
“Già hai ragione… ma ora siamo NOI quelli che hanno costruito un esercito, non riusciranno a sconfiggerci, li prenderemo a calci la dove non batte il sole!” a quel punto Tenshinhan non poté non sorridere, anche nelle situazioni più pericolose il suo amico Yamcha sapeva essere comunque spiritoso.
Qualcun’altra che era isolata dal resto del gruppo era Tashigi… e lei era lì da sola per un motivo ben specifico, la donna era ferma ed immobile con il viso abbassato e lo sguardo rivolto verso terra… ed era a dir poco furente perché stava ripensando a ciò che era avvenuto 18 anni prima!! Quel fatidico giorno in cui, dopo averlo cercato, era riuscita a trovare suo padre…

Diciotto Anni prima degli Eventi Narrati:
“Capitano! Capitano!”
A quei tempi Marlick era il comandante dei Blue Sphere Pirates e navigava per la Rotta Maggiore alla ricerca dell’inestimabile tesoro del Re dei Pirati Gold Roger, aveva una politica molto crudele verso i suoi subalterni che stavano con lui più per paura di morire piuttosto che per vera devozione, e proprio per questo ogni volta che dovevano parlargli si poteva dire che avevano paura.
Mizuhara, che aveva gli stessi abiti che avrebbe avuto durante l’attacco a Crepuscopoli con tanto di scettro creato coi poteri del Field Field, però quel giorno era piuttosto annoiato e, seduto sul trono che aveva fatto mettere sul ponte della nave che in quell’istante stava navigando verso la prossima isola, domandò con fare piuttosto annoiato “Cosa c’è?”
Il subordinato esclamò “C’è una ragazzina, è venuta fin qui con una barca e chiede di poter parlare con lei!”
Quella richiesta sembrò davvero molto strana, tutti conoscevano la sua reputazione quindi perché qualcuno che non fosse un Marine doveva venirlo a cercare? “… Portala al mio cospetto, sono proprio curioso di vederla!” ordinò allora il futuro Capitano dell’Esercito più per curiosità che per altro.
Ci volle poco tempo prima che si presentasse davanti a lui una ragazza molto simile a come sarebbe apparsa a Rouge Town con la sola differenza che non indossava la giacca tipica dei Marines e senza gli occhiali perché allora non era ancora miope del tutto… squadrandola dalla testa ai piedi, Marlick dovette ammettere che non era affatto male *Però, è carina…*
Tashigi però, felice di poter finalmente incontrare il padre faccia a faccia, affermò col sorriso sulle labbra “E’ davvero bello poterti finalmente vedere, ho atteso questo momento da tanto tempo!”
Quell’affermazione sembrò strana alle parole di Mizuhara che aveva al suo fianco tutti i membri della sua ciurma, perché qualcuna doveva essere contenta di incontrarlo? Non aveva senso “… E come mai volevi vedermi? Ma soprattutto chi sei?”
“Oh giusto che sbadata, mi sono dimenticata le buone maniere!” senza perdere tempo la ragazza fece un leggero inchino e si presentò “Il mio nome è Tashigi… e sono tua figlia!!” senza tanti giri di parole gli aveva spiattellato in faccia la realtà delle cose!!
Inizialmente tutti nessuno escluso rimasero sorpresi a tal punto da sollevare un sopracciglio… ma poi scoppiarono tutti quanti in una tanto grossa quanto sonora risata il malvagio compreso, naturalmente quella situazione creò non poco imbarazzo nella ragazza che rossa in viso si domanda perché stessero reagendo così.
Fu presto detto visto che Marlick gli disse “Davvero una gran bella barzelletta, se fossi stato un maschio forse ci avrei creduto, ma considerando cosa sei…”
Cos’era quel commento maschilista? Che cosa stava cercando di dirgli? Sembrava quasi che la stesse denigrando… solo perché era una femmina!! Ma che storia era questa?! L’irritazione cominciò a nascere nel cuore della giovane che cominciò a mettere da parte la felicità quasi a volerle far vedere la realtà delle cose ed esclamò “Cosa sono questi commenti discriminatori?!”
“Sentimi bene ragazzina!” fece all’improvviso Mizuhara con un tono talmente serio che spaventò tutti quanti la futura Marine compresa “Io considero le donne solo come uno strumento che impedisce che la nostra razza si estingua, per me le donne valgono meno di zero e per questo fino a quando sarò in vita io non avrò MAI figlie femmine! E’ probabile che tu sia il risultato di una delle mie scappatelle, ma per quanto mi riguarda… io non ho una figlia!!”
Quelle parole ferirono psicologicamente la povera Tashigi che rimase scioccata dalla crudeltà e l’indifferenza del padre… eppure sua madre l’aveva avvertita che se l’avesse cercato avrebbe solamente sofferto, ma lei nella sua ingenuità aveva pensato che potesse cambiare… ed invece quell’essere orribile era convinto delle sue idee e non le avrebbe cambiate mai… rimanendo l’uomo spregevole che era!!
A quel punto la ragazza non poté trattenere la rabbia che aveva in corpo per essere stata trattata a pezze in faccia e gridò con tutta la forza che aveva in corpo “… Sei… Sei… SEI UN LURIDO BASTARDO!!!”
“Come osi? Field Bomb!” incavolato per l’offesa subita il pirata sparò contro la figlia il suo mini campo di forza che esplose a contatto con la giovane scaraventandola contro il bordo della nave e facendole picchiare forte la testa e la schiena.
Mentre la futura Marine sentiva dolore a causa della botta presa, Marlick si alzò minacciosamente in piedi e, guardandola severamente, le disse “Vattene immediatamente da qui. Per questa volta ti risparmio la vita, ma se osi farti rivedere Dio solo sa cosa ti farei!” per poi allontanarsi diretto verso l’interno della nave insieme ai suoi uomini.
Ma quelle parole non spaventavano di certo Tashigi, dopo la reazione che aveva avuto quel maledetto aveva preso la sua decisione e gliela comunicò all’istante “… Io… io ho ormai rinunciato a cambiarti…” quelle parole iniziali bloccarono la ciurma mentre la giovane si alzava in piedi per terminare la frase “… Giuro su me stessa che entrerò nella Marina militare, farò carriera, diventerò un ufficiale… E POI VERRO’ A PRENDERE LA TUA TESTA!!!!” non poteva sopportare di essere figlia di un essere tanto orribile e voleva essere lei stessa a porre fine al suo regno del terrore.
Lui però non la prese sul serio e dopo aver detto “Provaci, io sarò qui ad aspettarti!” rientrò nell’imbarcazione insieme ai pirati permettendo così alla ragazza di andarsene di lì.
Qualche giorno dopo la ragazza entrò a far parte della Marina col solo scopo di catturare il padre, missione che purtroppo non vedrà mai il buon esito in quanto un anno dopo Mizuhara sparì dalla circolazione essendo diventato un Comandante dell’Esercito e sei anni dopo trovò la morte per mano di C-18 e Sanji dopo che Chiara l’aveva messo fuori gioco…


Il solo pensiero di quell’istante le lacerava il cuore perché aveva capito di essere la figlia di un demonio e nel suo cuore quindi sentiva di non essere altro che un incidente, cosa che non la faceva dormire alcune notti…
“Tashigi… posso parlarti?” improvvisamente la Marine venne schiodata dai suoi pensieri dall’ultima persona al mondo che avrebbe pensato potesse rivolgergli la parola… naturalmente si stava parlando di Chiara, che era dietro di lei e desiderava dirle una cosa!!
La donna rimase spiazzata nel vedere che era stata lei la prima ad avvicinarla, ma ciò nonostante non se la sentiva nemmeno di guardarla negli occhi, per questo continuò a darle le spalle e le disse “… Scommetto che Smoker ti ha detto tutto, vero?” ormai conosceva il suo superiore, per cui non si sarebbe stupita della cosa… e il silenzio della bruna confermò il tutto “… Allora sai anche che io non dovrei mai essere nata, sono un incidente di percorso…”
“NON DIRE COSI’!!” inizialmente aveva provato tristezza dopo la domanda, ma sentendo quelle ultime parole senza senso non se la sentì più di rimanere giù di morale “Tu non hai nessuna colpa, so che hai paura che io ti consideri l’erede di Marlick, ma dammi un solo motivo per cui dovrei pen…”
“PERCHE’ SONO IDENTICA A LUI!!!” quel grido improvviso lasciò senza parole Yutani, la donna dai capelli blu si era addirittura voltata a guardarla con uno sguardo misto tra l’arrabbiato e il disperato “Posso negarlo quanto voglio, ma di aspetto fisico sono troppo simile a lui, non posso nascondere di essere la figlia di quell’essere spregevole… e ciò mi fa stare male come tu non puoi neanche immaginare!!!”
Nonostante dopo quelle parole era scoppiata a piangere, in verità l’ex fidanzata di Luke sapeva esattamente come si sentiva “… Sai bene che quando avevo 17 anni sono stata violentata da quel mostro, io però ho ormai superato la cosa, non considero più quell’essere orribile una minaccia alla mia salute psicologica… e per quanto mi riguarda tu sei solo una mia amica!! Non penserò mai a te come l’erede di Marlick, lui è ormai morto e tu devi pensare che non farà più del male a nessuno! Credimi ti sentirai meglio così!!”
Quelle parole andarono a colpire dritto il cuore di Tashigi che a quel punto si ritrovava l’intero viso bagnato di lacrime… ma non di tristezza bensì di gioia, perché dopo quello che aveva sentito aveva capito che l’unica persona che aveva un motivo per odiarla in realtà la considerava una vittima proprio come lei… e che quindi non aveva ulteriori motivi per continuare a nascondere la famiglia da cui discendeva!!
In un lampo si gettò addosso a Chiara e la avvolse in un caldo abbraccio mentre le sussurrava “Grazie… grazie di aver sistemato quel maledetto 11 anni fa!!”
“… E’ stato un piacere!” fu quello che disse la Yutani con un dolce sorriso mentre con la mano destra le toccava i capelli e con la sinistra ricambiava il gesto…
Ad osservare tutto c’era Smoker che, mentre si fumava tre sigari, non poteva non sorridere assistendo a quello scambio di gesti amorevoli: il demone che si annidava nel cuore di Tashigi meglio noto come Marlick Mizuhara era ormai morto per sempre e niente e nessuno l’avrebbe fatto risorgere!!
Un gruppo intanto si era formato attorno a Terra in quanto volevano chiedere all’uomo che aveva già avuto a che fare con Master Xehanort i suoi punti di forza e le sue debolezze “Se sei a conoscenza di qualche suo punto debole devi dircelo!” affermò difatti Yamato rivolgendosi al bruno.
Quest’ultimo rispose loro senza alcun problema sottolineando però che c’era un enorme difficoltà questa volta “Purtroppo lui è un guerriero quasi completo, il suo unico difetto è la sua età, il corpo non regge più il peso di un combattimento troppo lungo per questo bramava l’immortalità e un corpo giovane… e a quanto pare è riuscito a raggiungere il suo primo obiettivo!”
“Non del tutto!” intervenne però Zoro “Se faremo fuori Darkster avremo la vittoria in pugno perché la sua cosiddetta vita eterna non esisterà più!”
“Ma non sarà facile!” esclamò allora Gohan “Per riuscirci dobbiamo prima rubare il Keyblade al Leader dell’Organizzazione XIII… e purtroppo per noi occorre un Custode, solo lui potrà adoperarlo per finire quel mostro!”
“A quello ci penso io!” convinto di ciò che stava dicendo fu Ventus a parlare evocando la sua arma “Sarà un vero piacere per me sistemarlo una volta per tutte!!” disse subito dopo facendo qualche mossa con la spada.
“Beh a questo punto non ci rimane che attendere domani, rubare l’arma di quel vecchio ed uccidere la creatura, dopodiché avremo vittoria sicura… dopo aver eliminato i suoi subalterni naturalmente!” in poche parole Shikamaru aveva riassunto tutto il concetto ed ottenne l’approvazione degli altri: era questa la strategia che avrebbero seguito tra qualche ora!
E la rossa madre di Joey e Greta cosa stava facendo in mezzo a tutto quel bordello? Assolutamente niente! Non aveva voglia di parlare con nessuno e se ne stava in disparte a non fare niente, era ancora troppo depressa per la scelta che aveva fatto suo marito per poter anche solo interagire con gli altri…
Xion, notando questo particolare, decise di avvicinarsi a lei e di chiarire quella cosa rimasta in sospeso una volta per tutte faccia a faccia “… Ehi Kairi, posso parlarti un attimo?”
“Che cosa c’è?” non le aveva risposto con cattiveria, ma quasi con una grossa depressione nel cuore.
Questo la sosia l’aveva notato, ma decise di continuare dato che doveva dirgliela quella cosa “… Ascolta, dai tuoi sguardi ho compreso che tu non mi sopporti perché pensi che tra me e tuo marito ci sia del tenero… ma non è assolutamente vero!! Io e lui siamo solo amici, era una persona eccezionale che mi ha aiutata a ribellarmi all’Organizzazione XIII, non farei mai niente per portargli via la famiglia!!”
“… Lo so!” quell’uscita improvvisa della donna spiazzò la copia “… So che tra voi non c’era niente, l’ho capito quando se n’è andato senza quasi degnarti di uno sguardo e badando solamente a me e ai nostri figli, non c’è bisogno che mi chiedi scusa, sono io che devo scusarmi con te per aver dubitato…”
“Tranquilla, è tutto a posto!” dopo quelle parole la donna aveva ritrovato la felicità e, sorridendo, disse alla moglie del suo io originale “… Oggi lo vendicheremo, è una promessa!” una promessa che venne accolta con allegria dato che Kairi, sorridendo, le fece il segno dell’ok ricambiato all’istante, la diatriba tra loro due si era ufficialmente conclusa.
Goku e Naruto nel frattempo continuavano a strafogarsi col cibo gentilmente donatogli da Leon… almeno fino a quando un pugno si abbatté sulla testa del Sayan provocandogli un grosso dolore “Ahi ahi che male!” fu infatti ciò che disse toccandosi dolorante.
“Idiota, mi ricordi tuo padre!” quella voce era a dir poco indistinguibile, tanto che il Son quando si girò e vide chi aveva davanti rimase spiazzato…
Gli sembrava quasi di avere di fronte… suo fratello!! “Ehi, come mai mi sembri Radish al femminile?”
“Perché è tua madre!” fu l’unica cosa che gli disse Naruto mentre continuava a mangiare.
Inutile dire che rimase ancora più scioccato di prima nell’apprendere chi era Hanasia “Cosa?! Mia madre?! O_O”
“Ci sei arrivato finalmente -_- comunque desideravo incontrarti da tempo Kakaroth per vedere in faccia colui che ha sconfitto Freezer…”
“Beh si sta parlando di tanto tempo fa!”
“Non fare il modesto, sei stato il primo Super Sayan della storia e sono fiera di essere la madre di quel guerriero, oggi pretendo che tu sia carico come allora, chiaro?”
“Beh questo è sottointeso!”
Non sembrava neanche di vedere parlare mamma e figlio, bensì due amici di vecchia data “Questo sarebbe il loro primo dialogo?!”
“Beh che ci vuoi fare, sono Sayan…” furono le uniche cose che dissero rispettivamente Ino e Sakura, si vedeva che quella razza aveva un concetto molto diverso della famiglia… oppure erano quei due che caratterialmente sapevano esprimere le loro sensazioni solo parlando di combattimenti.
Dall’altra parte Lea si stava avvicinando ad Aqua… e questo perché finalmente aveva l’occasione di parlarle riguardo lo “strano comportamento” che aveva avuto appena si era accorta che era ancora vivo… raggiunto il suo capezzale, il rosso attirò la sua attenzione dicendole “Ehi, posso chiederti una cosa velocemente?”
Lei, senza farsi troppi problemi, gli disse sorridendo “Certo, chiedi pure!”
A quel punto l’io originale di Axel, avendo finalmente l’occasione di fargli quella domanda, si fece coraggio ed esclamò “… Ascolta, forse ti sembrerà un quesito un po’ strano, ma quando hai scoperto che ero rinato sotto forma di Lea… come mai mi sei saltata letteralmente addosso?”
La Maestra del Keyblade si sentì imbarazzata tantissimo davanti a quella richiesta, tanto che pose le mani avanti mentre era rossa in viso e gli disse “Niente, ho solo provato felicità di sapere che eri ancora vivo, nulla di più?”
“Sicura?”
“Certo!”
“Beh… ok!” con questa semplice affermazione il rosso si girò e si allontanò dall’amica mentre il suo viso mostrava che era rimasto abbastanza deluso dalla risposta della compagna, forse perché sperava che in realtà ci fosse qualcosa di più…
Ad Aqua intanto gli si strinse il cuore per non avergli detto il reale motivo per cui era impazzita di gioia un anno prima dopo averlo rivisto su Nameck… ma non poteva farlo, non in presenza di Terra, sapeva che il bruno provava più che affetto nei suoi confronti ed era troppo attaccata a lui per rivelare a Lea ciò che realmente provava per lui e al tempo stesso non dirlo al Custode… quello che doveva fare era prendere da parte l’io originale di Axel al termine della guerra e dirgli solo allora la verità.
Shino intanto stava dialogando col suo ex compagno di squadra Kiba e gli stava dicendo “Tra poco è il momento… sei pronto a morire?”
Una domanda abbastanza inquietante, tanto che Inuzuka gli domandò abbastanza sorpreso “Perché me lo domandi?”
“Non ti ricordi cosa ci è stato detto? Stando a quello che ha detto quello stregone, quel Yen Sid… la guerra sarà una vera carneficina!!”
“Sì, questo me lo ricordo, ma continuo a non capire perché mi hai fatto quella domanda!” in verità l’uomo stava iniziando a sospettarlo, ma preferiva scartare l’idea che il compagno potesse pensare una cosa simile…
Ed invece la spiegazione successiva confermò la sua teoria “Ciò significa che oggi a morire potremmo essere o io o te, dobbiamo essere pronti a questa evenienza ed essere sicuri di non avere rimpianti… perché questo potrebbe essere l’ultimo giorno che passiamo in questo mondo!!”
Un discorso ancora più agghiacciante di quello che aveva immaginato, Kiba preferì non pensare a quella probabilità e disse subito un po’ spaventato ancora dalle parole dell’ex compagno “A me sembra che stai solo esagerando un po’, vedrai che andrà tutto bene e nessuno di noi morirà!”
“… Se lo dici tu…” quella risposta di Aburame data con un atteggiamento parecchio cupo faceva nascere non pochi sospetti, sembrava quasi che Shino stesso avesse capito che non sarebbe uscito vivo dalla battaglia…
E riguardo i bambini cosa era stato deciso? Molto semplice, gli adulti dopo essersi consultati avevano scelto all’unisono di non far correre loro rischi inutili e Jack e Brook stavano comunicando la decisione a loro proprio in quell’istante.
“Cosa?!?!” Joey era rimasto a bocca aperta dopo averla sentita.
“Ma… perché? Non ha senso!” si lamentò anche Bra.
“Ci siamo allenati così tanto in attesa di questo momento…” esclamò Tea abbassando lo sguardo sconsolato.
Skeletron cercò di giustificarsi dicendo “Mi dispiace molto bambini, purtroppo gli adulti hanno deciso che è meglio tenervi al sicuro, per questo hanno scelto di farvi rimanere qui con Zero e Kate all’interno della loro Stazione Spaziale!!” in altre parole i piccoli sarebbero stati messi da parte.
“Non è giusto! Anche noi vogliamo fare la nostra parte!” fece allora Leila opponendosi a quella decisione.
Ma Michael, poggiandole una mano sulla spalla sinistra, disse sia a lei che a tutti gli altri “E’ inutile lamentarsi, potremmo dire ciò che vogliamo ma loro non cambieranno mai idea…”
“Eh no, io non ci sto! Ci siamo allenati duramente per un anno e ora voglio massacrare di botte il Master e i suoi tirapiedi!” Cloud come suo solito si agitò dicendo la sua sull’argomento.
Pan però rispose sia a lui che agli altri “Purtroppo hanno ragione, noi da soli non potremmo fare niente contro quei mostri!” li aveva visti all’opera contro Piccolo ed Ub e sapeva cosa diceva.
“Tra l’altro io non mi fido ancora del tutto di Zero…” esclamò Greta esternando i suoi dubbi sulla reale conversione di Turner.
Hinata però su questo non aveva dubbi “A me pare una brava persona, non corriamo alcun rischio stando con lui!”
“… Tu Seto cosa ne pensi?” Erika chiese al bambino che le piaceva qual’era il suo parere sull’argomento…
E lui, dopo essere rimasto per qualche secondo in silenzio, disse semplicemente “… Sotto questo punto di vista Pan ha ragione, non siamo alla loro altezza e finiremmo per farci ammazzare. Noi inizialmente volevamo dar loro una mano oggi… ma se hanno deciso che è meglio che stiamo fuori per il nostro bene allora è meglio dargli retta!” considerando che pure Hitari che era il più maturo del gruppo era d’accordo con gli adulti anche chi si era ribellato fino a quel momento dovette rassegnarsi.
Kankuro a quel punto tirò un sospiro di sollievo e disse “Meno male che scamperemo alla battaglia, non ero sicuro di potercela fare!”
“Alla fine vi siete lamentati per la mia incolumità per niente!” affermò anche Anakin sottolineando come la discussione del giorno prima fosse stata inutile.
Brook a quel punto, vedendo come ormai la questione era risolta, disse con la sua solita risata “Yohohohohohohohoh sono felice che abbiamo trovato un punto d’incontro!” almeno così i bambini sarebbero stati al sicuro, e in caso di attacco massiccio c’erano pur sempre Zero e Kate a badare alla loro incolumità… era vero che ora potevano anche difendersi da soli, ma data la forza dei nemici era comunque meglio non far correre loro rischi inutili.
Sanji e Bibi intanto stavano parlando con Re Kaioh e gli stavano chiedendo se lui e le altre due Divinità sarebbero rimaste e gli avrebbero dato una mano a combattere l’Organizzazione XIII e Maschera di Ghiaccio… ma la risposta fu negativa “Mi spiace figlioli, ma il Consiglio dei 7 Saggi ci ha chiesto unicamente di prepararvi all’imminente battaglia, combattere al vostro fianco non rientra nei nostri piani!”
“Ma siete pur sempre degli Dei, potreste darci un grosso aiuto!” fece allora Nefertari nel tentativo di convincerlo.
Ma lì tutti e tre avevano un buon motivo per non battersi “Purtroppo io sono morto e qui nel mondo dei vivi posso agire solo fino ad un certo punto, Kaiohshin il Sommo è più adatto ai potenziamenti essendo dotato di poteri magici sopraffini… mentre il Kaiohshin dell’Est potrebbe sì darvi una mano, ma a quel punto noi perderemmo ogni contatto fisico con voi dato che è lui che ci ha portati qui e che ci riporterà prima nella nostra dimensione e poi nell’aldilà!”
“In altre parole appena Luffy avrà terminato il potenziamento ve ne andrete… beh ci siete stati comunque molto utili visto che senza di voi non avremmo mai scoperto la verità su Sasuke e il modo di uccidere il Master, vi siamo debitori!” affermò allora Sanji mentre si toglieva la sigaretta dalla bocca e buttava fuori il fumo.
Re Kaioh, sorridendo, replicò dicendo “Ma figurati figliolo, siamo noi che saremo in debito con voi se riuscirete a fermare il loro piano!”
Mentre Rebecca era seduta a terra con le braccia incrociate e il piccolo Boris in braccio che dormiva beatamente dopo parecchio tempo passato a cercare di farlo addormentare, il marito era di fronte a lei e le stava dicendo cosa avrebbe dovuto fare tra qualche ora per evitare di farsi male.
Lei naturalmente non aveva niente da obiettare dato che per quanto le riguardava la sicurezza del bambino veniva prima di tutto… però non era tanto convinta di voler rimanere proprio lì dove voleva Hitari “… Non so se è il caso che io rimanga nella Stazione Spaziale insieme ai bambini, Zero e Kate… non che dubiti di loro per carità, anzi sono stata la prima a testimoniare in loro favore… però temo che l’Organizzazione XIII e soprattutto quel Maschera di Ghiaccio cercheranno Zero per vendicarsi di lui… e quindi potrei diventare anch’io un bersaglio della loro furia omicida!”
“E’ vero che forse non è proprio il luogo adatto per una madre e il proprio figlio neonato… però lì sarete protetti perché potrete contare sia sull’esperienza tecnologica dei nostri nuovi alleati che sul periodo di allenamento dei bambini, di conseguenza potrete comunque considerarvi al sicuro… però se preferisci posso chiedere al Kaiohshin di riportarti a Crepuscopoli prima di tornare nell’aldilà!”
Effettivamente lì la donna si sarebbe sentita più tranquilla perché sarebbe stata a casa e a nessuno sarebbe venuto in mente di andare a cercarla lì nel bel mezzo di una guerra… però c’era da considerare che la loro abitazione era ancora distrutta a causa dell’arrivo di Zero subito dopo il periodo di allenamento sul pianeta Zork e avrebbe dovuto rimettere a posto ogni cosa, e poi voleva dare fiducia a David, se lui diceva che non avrebbe avuto problemi allora non avrebbe dubitato della sua parola.
“… Non ce n’è bisogno, starò sulla Stazione Spaziale insieme a loro!” sapevano tutti che Merlino l’aveva ricostruita con la magia perché non passava di certo inosservata.
A quel punto il biondo, sorridendo felicemente, le disse “Ottimo, e mi raccomando stai attenta a nostro figlio!”
“Stai attento tu a non farti ammazzare, Boris è già stato i primi nove mesi della sua vita senza un padre… non voglio che questa condizione rimanga per tutta la sua vita!” la sua paura era palese, tanto che aveva abbassato la testa sconsolata.
Ma lui, per ridarle fiducia, le disse “Non ti preoccupare, ci basterà uccidere Darkster e a quel punto avremo vittoria assicurata!” questo era vero, ma non sarebbe stato facile per loro rubare il Keyblade a Master Xehanort, e Rebecca questo lo sapeva molto bene.
Inutile dire che Mihawk fino a quel momento non aveva spiccicato neanche una parola, tanto che ci pensò Riku ad un certo punto ad instaurare un dialogo con lui “Non hai aperto bocca da quando siamo arrivati qui, hai per caso qualche problema?” affermò al pirata che era vicino a lui.
Quest’ultimo, con le braccia incrociate e gli occhi chiusi, rispose dicendo “Mi sembra che non abbia niente da dire a nessuno…”
“Se lo dici te… a proposito, sei lo stesso Mihawk che ha aiutato Robin, Brook e gli altri dieci anni fa a combattere l’Esercito e il Signore del Male, giusto?”
“… Sì sono io, ero andato là per lo stesso motivo per cui sono venuto oggi: cercare degni avversari contro cui combattere!” dopo aver detto questa frase, l’uomo aprì gli occhi e cominciò a guardare il Maestro del Keyblade chiedendogli “Tu piuttosto mi sembra che sei uno spadaccino, giusto?”
“Non solo, sono anche un ottimo mago grazie alla mia arma, e da quando sono stato promosso di grado ho imparato tanti altri trucchi!” rispose semplicemente Riku.
Il suo interlocutore, sentita la sua risposta, sorrise e disse “Era proprio quello che volevo sentire…”
“Quello ha in mente qualcosa!” Sai, che stava osservando tutto da lontano con al fianco Temari, notò subito qualcosa di strano nell’espressione di Mihawk.
Anche lei pareva averlo visto “Già, e non pare niente di buono…”
“A proposito, tu domani combatterai al fianco di tuo fratello?” chiese allora il marito di Ino rivolgendosi alla Ninja per cambiare argomento.
Quest’ultima gli rispose “Certamente, con la sua sabbia e il mio ventaglio possiamo creare delle combinazioni micidiali!”
“Bene, cerca solo di non farti ammazzare dato che il Kazekage ha il brutto vizio di cacciarsi in guai dove rischia sempre la vita!” quella frase puntigliosa che sottolineava come la sua personalità non fosse cambiata attirò immediatamente le ire di Temari ed un occhiataccia da parte sua.
Mentre i Ninja di Konoha e Suna e i pirati si stavano preparando all’imminente battaglia, era rimasto solamente Kakashi da mostrare… che cosa stava facendo? Beh stava dialogando con Robin, l’unica che pareva non essere in compagnia di qualcuno a parte i soliti asociali, sulla guerra che si sarebbe svolta e, soprattutto, sul lavoro che avevano svolto in quell’anno.
“Tra qualche ora le interpretazioni che abbiamo fatto per un anno daranno i loro risultati, potremo vedere con i nostri occhi lo Scettro della Luce e assistere all’Eclissi Divina, per un archeologa come me è come un invito a nozze!” la donna era eccitata più per le scoperte che avrebbe fatto che per gli scontri e la possibile carneficina che ci sarebbe stata, anche perché a questi dettagli cercava di non badare proprio per evitare distrazioni.
Hatake rispose semplicemente sorridendo dietro la maschera “Sono felice per te…” però l’aveva detto quasi con rammarico, come se fosse preoccupato per lei e al tempo stesso stesse nascondendo qualcosa…
L’archeologa questo l’aveva notato, era brava a capire se qualcuno stava male o meno, e proprio per ciò gli chiese “… C’è qualcosa che non va? Non mi pare che tu abbia il temperamento di sempre…”
“Eh? Oh niente tranquilla!” affermò allora il Ninja cercando di farla desistere dal chiedere ulteriormente.
Ma lei continuò ad insistere dicendo “… Certe volte è meglio dirle le cose, soprattutto se sono importanti… altrimenti si rischia di vivere con il rimorso per il resto della propria vita!”
E qui non aveva assolutamente tutti i torti… tuttavia Kakashi sapeva che non era ancora il momento di rivelarlo a qualcuno e quindi dopo aver detto “Non è niente sul serio, non preoccuparti!” si girò e si allontanò dalla donna… in fondo come poteva dirgli che in quell’anno che avevano passato insieme aveva imparato ad apprezzare la sua aria matura e la sua personalità fino ad innamorarsi di lei?!?!?!

Insomma la Neo Resistenza e i Black Phantom sono ormai pronti a dichiarare guerra all’Organizzazione XIII e a Maschera di Ghiaccio che nel frattempo aspettano senza battere ciglio all’interno della grotta… ma sbaglio o ci stiamo dimenticando di due nemici che erano intrappolati in una grotta ma che poi sono stati liberati da Marluxia?
Già, sto parlando di Cell e Malefica!! I due, dopo essere stati liberati, si erano rifugiati ai resti del Villaggio Martes ad attendere le nuove disposizioni del Nessuno, secondo tutti quanti loro erano o morti o intrappolati nella grotta dove c’era lo Scettro della Luce e quindi non dovevano farsi vedere da anima viva.
“Che noia!” tuttavia era un giorno che attendevano dentro una delle case semi distrutte del paese e dopo un po’ era ovvio che almeno la strega si stufasse di attendere.
Il Cyborg, che era appoggiato al muro con le braccia conserte e un espressione molto seria, rispose alla donna dicendole “Cos’è, non hai un po’ di pazienza?”
“Ne ho e anche parecchia, ciò che mi scoccia è dover prendere ordini da quel damerino: quando ieri sera ci ha inviato il messaggio con cui ci ha detto di attendere le 17 di oggi e poi di agire come da accordi mi sono sentita presa per il culo, l’ultimo da cui ho preso ordini è il Signore Oscuro, e rimarrà sempre l’ultimo perché io e solamente io decido cosa fare!” rispose l’ex Generale dell’Esercito rivolgendosi a lui.
La creazione di Gelo, con fare piuttosto indifferente, replicò dicendogli “Effettivamente anche a me scoccia dovergli obbedire… ma sono disposto a farlo se ciò mi permetterà di ottenere la mia vendetta!”
“Io dal canto mio lo sto solamente usando per uccidere coloro che hanno distrutto la nostra organizzazione 11 anni fa, non mi importa se pur di informarci ha dovuto approfittare del casino creato dal Prescelto dal Keyblade che ha distratto molti dell’Organizzazione XIII: io voglio uccidere coloro che hanno osato umiliarmi… soprattutto quella ragazzina impertinente!” inutile dire che Malefica si stava riferendo a Nami, l’odio che provava verso di lei era enorme.
“… Su questo ti do ragione, l’unica cosa che conta è uccidere la Resistenza e tutti i suoi alleati, in questo decennio passato in quella dimensione oscura sono rimasto sano di mente perché pensavo unicamente al momento in cui sarei uscito e avrei ammazzato tutti quanti, il Master e i suoi uomini li ucciderò per l’umiliazione subita tempo fa… mentre quegli scocciatori per aver osato ridicolizzarmi!! Nessuno si salverà dalla mia furia, nessuno!! Muahahahahahahahahahah!!!”
In altre parole sia Cell che la strega bramavano unicamente di prendersi la loro rivincita su coloro che li avevano sconfitti 11 anni fa e anche su Xehanort che è stato indirettamente il loro Capo… e per farlo sono stati disposti a schierarsi con Marluxia e ad aiutarlo nel suo piano… insomma, la guerra universale avrà tanti piccoli schieramenti ognuno col proprio obiettivo… e purtroppo pare ormai inevitabile, di conseguenza l’unica cosa che possiamo fare è attendere… e vedere gli sviluppi di quella che Yen Sid ha predetto sarebbe stata una carneficina!!

Eventi Principali[]

Personaggi Apparsi[]

C-18

Son Goku

Monkey D. Luffy

Nami

Kairi

Kate Swann

Zero Turner

Xion

Terra

Aqua

Ventus

Riku

Sakura Haruno

Shikamaru Nara

Ino Yamanaka

Sai

Temari

Shino Aburame

Kiba Inuzuka

Neji Hyuga

Rock Lee

Tenten

Suigetsu Hozuki

Karin

Juugo

Maito Gai

Yamato

Roronoa Zoro

Lea

Pan

Tenshinhan

Nico Robin

Kakashi Hatake

Squall Leonhart

Tifa Lockhart

Gaara

Margaret

Son Goten

Trunks

Marron

Merlino

Cid Highwind

Chiara Yutani

Smoker

Tashigi

Brook

Sanji

Nefertari Bibi

Vegeta

Hanasia

Son Gohan

Jack Skeletron

Seto Hitari

Monkey D. Erika

Cloud Uzumaki

Michael

Leila Hyuga

Joey

Greta

Bra

Tea

Kankuro Nara

Hinata Uzumaki

Crilin

Yamcha

David Hitari

Rebecca Hitari

Boris Hitari

Naruto Uzumaki

C-17

Usopp

Franky

Tony Tony Chopper

Anakin

Shanks

Drakule Mihawk

Re Kaioh

Kaiohshin il Sommo

Kibitoshin

Marlick Mizuhara

Cell

Malefica